(ANSA) - REGGIO EMILIA, 16 LUG - I Carabinieri di Correggio assieme ai colleghi della Forestale di Reggio Emilia hanno sgominato un traffico illecito di cuccioli di chihuahua che venivano importati illegalmente dai Paesi dell'Est Europa. Sono ben 66 gli animali sequestrati. L'indagine avviata dalla procura reggiana - che ha visto chiudersi la fase preliminare - ha portato alla denuncia di due donne che dovranno rispondere di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze, esercizio abusivo di una professione e frode nell'esercizio del commercio. Numerose le perquisizioni eseguite nella sede legale dell'allevamento a Correggio, ma anche in altri luoghi che erano nella disponibilità delle indagate a Luzzara (nella Bassa reggiana), ma anche a Pavullo nel Frignano nel Modenese e a Ponte San Marco Calcinato, nel Bresciano. I militari hanno rinvenuto 150 pedigree falsificati, numerosi farmaci ospedalieri, documentazione di animali - tra cui passaporti per cani rilasciati da autorità straniere - non presenti in allevamento e altri detenuti illegalmente. Il sistema messo in piedi garantiva l'importazione dopo aver falsificato la documentazione e aver apposto i microchip illegali ai cagnolini che poi venivano stipati in piccole scatole di cartone lungo il viaggio. Le due donne indagate avrebbero curato di persona il prelievo dei cuccioli, spesso in un'area di servizio autostradale con due auto a noleggio a debita distanza fra loro in modo che entrambe potessero segnalare eventuali controlli delle forze dell'ordine.
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...