Passa ai contenuti principali

LA DIA DI PALERMO SEQUESTRA BENI PER OLTRE 2 MILIONI DI EURO A MICHELE GIANDALONE, IMPRENDITORE DI CORLEONE

DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA

COMUNICATO STAMPA

LA DIA DI PALERMO SEQUESTRA BENI PER OLTRE 2 MILIONI DI EURO
A MICHELE GIANDALONE, IMPRENDITORE DI CORLEONE 


La DIA di Palermo ha eseguito un sequestro di beni e conti correnti nei confronti di Michele GIANDALONE, 44enne, imprenditore originario di Corleone. 
Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal locale Tribunale di Palermo - Sezione I Penale e Misure di Prevenzione, su proposta congiunta del Direttore della DIA, Generale di Divisione Giuseppe Governale, e della Procura Distrettuale Antimafia di Palermo, Procuratore Aggiunto dr.ssa Marzia Sabella e Sostituto Procuratore dott.ssa Claudia Ferrari.
Lo stesso Tribunale, a novembre del 2010, lo aveva già ritenuto portatore di una pericolosità sociale generica” legata alla commissione di truffe, acclarate nel corso di precedenti indagini svolte dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese, che avevano evidenziato lesistenza di meccanismi finalizzati a realizzare frodi allIVA comunitaria nel settore del commercio di auto, posti in essere da imprese operanti in Italia e allestero mediante linterposizione di società cartiere (frodi carosello), ritenute nella disponibilità di GIANDALONE.
Inoltre, verifiche fiscali svolte dalla Guardia di Finanza sulle stesse società accertavano unevasione di IRES e IVA di quasi 5 milioni di euro, parzialmente recuperati con lemissione di decreti di sequestro per equivalente, nonché un debito fiscale pari a 17 milioni di euro.
Allepoca dei fatti, fu significativo un post pubblicato da GIANDALONE sul suo profilo facebook, riguardante un video-parodia dal titolo La vita comè, in cui due comici palermitani recitavano la parte di due contribuenti che ricevevano cartelle esattoriali da Equitalia. Mentre il primo si disperava, il secondo sbeffeggiava il Fisco poiché, essendo formalmente nullatenente, si sentiva inattaccabile. GIANDALONE commentava con un amico di riconoscersi nel secondo personaggio (Mi si addice a pennello... Quello sono io ah ah). 
Il debito con il Fisco, infatti, non impediva a GIANDALONE di acquistare, intestandola ad una sua società, una Porsche MACAN di cui faceva esclusivo uso.
Lodierno decreto di sequestro si fonda sugli accertamenti patrimoniali compiuti dalla DIA per il periodo 1999-2008, basati sul suo bilancio familiare, sul suo tenore di vita e sui flussi finanziari che hanno evidenziato una netta sproporzione con i redditi dichiarati e quindi dimostrato la provenienza illecita di tali capitali.

La DIA ha dunque proceduto al sequestro:
della società Auto e passioni s.r.l.;
dellintero capitale sociale e complesso dei beni aziendali della Chantilly s.r.l., nonché  della Chantilly 2 s.r.l., con sede legale a Palermo (si tratta dei noti bar situati rispettivamente allinterno del centro commerciale di via Ugo La Malfa e allangolo tra via De Gasperi e via Strasburgo);
di una Porsche MACAN S del valore di quasi 90.000 euro;
di unabitazione e 2 magazzini siti in Palermo e Corleone; 
di libretti nominativi ordinari, conti correnti bancari, depositi a risparmio, investimenti assicurativi e rapporti finanziari,
tutti direttamente riconducibili a GIANDALONE o ai suoi familiari, per un valore complessivo stimato in oltre 2 milioni di euro.

Palermo, 18 settembre 2019

Post popolari in questo blog

Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria a Palermo

  Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria Nei giorni scorsi, nell’ambito dei costanti servizi di repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere Vucciria,  la Polizia di Stato , segnatamente  personale della Sezione Criminalità Diffusa della locale Squadra Mobile  ha denunciato in stato di libertà L.B.G. classe 2000, sequestrando a suo carico circa 6 grammi di cocaina. Nell’ambito dell’attività di controllo, avvenuta in una strada che il giovane percorreva a bordo di uno scooter senza la patente di guida – circostanza per la quale è stato anche denunciato all’Autorita Giudiziaria, si sono registrati dei momenti di tensione con alcuni abitanti del rione, innescati dalla reazione del padre del ragazzo, L.B.M. classe 80, che aggrediva fisicamente gli operatori. In conseguenza di tale condotta, l’uomo è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e per furto aggravato di energia ...

Sicurezza: controllo del territorio, denunce e sequestri in Sicilia

  Comando Provinciale di  Palermo   -   Misilmeri (PA) , 09/09/2025 09:39 I Carabinieri della Stazione di Misilmeri, coadiuvati dai colleghi della Sezione Radiomobile della Compagnia e delle Stazioni di Godrano e Mezzojuso, hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio inserito in un più ampio contesto di attività, volte a garantire la sicurezza e la legalità nel territorio misilmerese, finalizzato alla prevenzione dell’illegalità diffusa. Complessivamente, sono state denunciate in stato di libertà 7 persone accusate a vario titolo di furto aggravato, violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro ed evasione. In particolare: - 5 persone di età compresa tra i 38 ed 85 anni, sono state deferite per furto di energia elettrica; i tecnici dell’Enel in ausilio ai militari, hanno accertato diversi allacci abusivi diretti alla rete di E-Distribuzione; - 1 uomo di 32 anni, già noto alle forze di polizia, è stato denunc...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...