Passa ai contenuti principali

Tratta di donne da Libia e Nigeria, tre arresti

Donne imbarcate in Nigeria e Libia e fatte arrivare in Italia e inserite, prima di essere avviate alla prostituzione, nel sistema di accoglienza dove formalizzavano la richiesta di protezione internazionale. Una volta ottenuta la domanda di asilo, le donne venivano indotte a scappare dal centro di accoglienza e costrette a prostituirsi.
L’incubo delle ragazze si è concluso stamattina con l’arresto di tre persone da parte della Squadra mobile di Brescia. L’indagine è partita con la denuncia di tre vittime che, dopo aver deciso di affrancarsi dai loro sfruttatori, hanno raccontato tutte le fasi del loro reclutamento e le angherie che hanno dovuto subire durante il viaggio, costituite da violenze fisiche, abusi sessuali e restrizioni forzate presso centri di detenzione libici.
Sei gli indagati e tre gli arrestati, tutti nigeriani, con l'accusa di tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione. Attraverso le intercettazioni telefoniche gli agenti hanno individuato nella provincia di Brescia un uomo e una donna che erano i terminali dell'organizzazione con base in Libia e Nigeria impegnata a favorire l'ingresso di giovani donne da avviare alla prostituzione. Sono loro gli arrestati, insieme a una donna che operava a Torino e attualmente domiciliata nel Mantovano. 
Attraverso la collaborazione del Servizio centrale operativo e i canali di cooperazione con la polizia nigeriana, è stato identificato anche uno dei componenti che aveva il compito di trasferire le vittime dalla Nigeria alla Libia, dove venivano imbarcate per farle giungere sulle coste italiane. L'attività investigativa ha confermato le caratteristiche tipiche delle organizzazioni nigeriane e il ricorso a  riti magici (juju) e le minacce ai danni dei familiari in patria per costringere le vittime a versare ai loro aguzzini tra i 20 e i 30mila euro, come riscatto per affrancarsi. 

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni...