Nella mattinata odierna, militari della Compagnia Carabinieri di Caltanissetta, unitamente personale del Comando Provinciale di Caltanissetta, della Compagnia di Cantù, della Compagnia di Canicattì e un’unità antidroga del Nucleo Cinofili di Palermo, hanno eseguito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria nissena, Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere, nonché degli Arresti Domiciliari e dell’obbligo di dimora presso il Comune di residenza, disposti nei confronti di 11 soggetti, ritenuti responsabili a vario titolo della commissione del delitto di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e concorso in associazione a delinquere finalizzata allo spaccio.
L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Caltanissetta, è stata emessa a seguito di articolata attività d’indagine condotta dalla Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Caltanissetta unitamente alla Tenenza Carabinieri di San Cataldo, coordinati dalla locale Procura, che consentiva di disarticolare una consorteria criminale operante sul territorio di San Cataldo, dedicata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini, iniziate nel 2016 e durate circa un anno, sono state sviluppate attraverso una serie di attività tecniche, che hanno permesso di monitorare, anche attraverso l’uso di microcamere posizionate “ad hoc” dagli investigatori, numerosi episodi di spaccio, avvenuti nella maggior parte dei casi sul territorio di San Cataldo.
Nel contesto dell’esecuzione dell’Ordinanza, i militari eseguivano altresì perquisizioni locali presso i luoghi di privata dimora dei soggetti interessati dalle misure cautelari emesse dall’Autorità Giudiziaria nissena, che consentivano di trovare, nella disponibilità di un soggetto sottoposto a misura cautelare, 260 grammi di “hashish”, oltre ad un bilancino e a materiale da taglio. Il giovane veniva quindi arrestato per detenzione ai fini di spaccio
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
