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Operazione "Last banner", a Torino i primi Daspo decennali

È stato il questore di Torino il primo ad emettere dei Daspo decennali, previsti nel nostro Paese dal recente decreto sicurezza bis.
Destinatari dei provvedimenti decennali sono quattro ultras della tifoseria juventina, che, in base alle nuove norme, non potranno neanche utilizzare strumenti di comunicazione come telefoni e ricetrasmittenti, nei giorni in cui si svolgeranno gli incontri sportivi, ne possedere qualsiasi tipo di arma, nemmeno armi giocattolo e miscele irritanti.
In totale sono 38 gli ultras della curva bianconera ai quali la Digos torinese ha notificato i provvedimenti e che dovranno quindi restare lontano dagli stadi, a causa del loro coinvolgimento nell’indagine “Last Banner”, conclusa nei giorni scorsi nel capoluogo piemontese.
Per 15 di loro il divieto di accedere alle manifestazioni sportive sarà accompagnato, con durate variabili, dall’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria in concomitanza con lo svolgersi delle manifestazioni vietate, mentre per gli altri 23 il provvedimento avrà durata quadriennale e sarà senza obbligo di comparizione.
È anche in corso attività di approfondimento finalizzata alla proposta della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, nonché di eventuale misura patrimoniale nei confronti di alcuni esponenti delle tifoserie coinvolte nell’indagine. 
Ricordiamo che il Daspo è una misura introdotta al fine di contrastare il crescente fenomeno della violenza negli stadi di calcio, che vieta ad un soggetto ritenuto pericoloso di poter accedere in luoghi in cui si svolgono determinate manifestazioni sportive.

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