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Frosinone: vendevano auto rubate, due arresti e 10 indagati

Operazione della Polizia stradale di Frosinone che ha arrestato due persone e ne ha denunciate altre 10 per riciclaggio di auto e per reato di falso.
Nel corso dell´indagine sono state sequestrate, in varie zone del Lazio e dell´Abruzzo ed in particolare nelle provincie di Frosinone, Latina, Rieti e Pescara, 38 autovetture di provenienza furtiva (Range Rover, Audi, Mercedes GLC, Fiat 500 Abarth, Smart Fortwo, Miny Countryman, Jaguar, Renegade, Nissan Qashqai, per un valore totale di circa 600mila Euro.
L’attività investigativa ha avuto inizio nel mese di novembre dello scorso anno a seguito del sequestro di una Range Rover Sport con telaio contraffatto, risultata proveniente da un furto commesso alcuni giorni prima in provincia di Napoli.
La persona trovata in possesso dell´autovettura era un commerciante di veicoli di Cassino (Frosinone) con alcuni precedenti penali.
I successivi accertamenti sul commerciante hanno portato all´identificazione dei complici e a scoprire le modalità con le quali venivano commercializzati i veicoli rubati.
I veicoli, rubati in varie parti d´Italia e all´estero, in paesi come Francia e Germania, erano acquisiti tramite conoscenze nel settore dei furti delle auto con base nel napoletano.
Successivamente provvedevano ad alterare i numeri identificativi dei telai e a formare falsi documenti che attestavano la provenienza estera dei veicoli, clonando i dati di autovetture regolarmente circolanti in Spagna, Danimarca, Polonia o Francia. 
Una volta immatricolate in Italia tramite nazionalizzazione, la vendita avveniva attraverso i canali offerti dall´e-commerce.
In alcuni i casi i veicoli venivano forniti di chiavi originali rubate direttamente presso gli stabilimenti di produzione prima che giungessero in catena di montaggio.
Altro canale di approvvigionamento dei veicoli era quello delle truffe commesse ai danni di concessionari di Frosinone tramite finanziamenti ottenuti a nome di persone inesistenti che si presentavano presso gli autosaloni con documenti di identità falsi e con buste paga contraffatte.
Nel mese di gennaio scorso, nel corso dell´attività investigativa, è stato arrestato in flagranza di reato un 57enne che si era presentato presso un noto concessionario del frusinate per acquistare una lussuosa Mercedes utilizzando falsi documenti riportanti le generalità di un medico in servizio presso l´ospedale di Cassino.
Gli agenti della Polizia Stradale si sono anche finti acquirenti contattando i venditori a seguito degli annunci inseriti su noti siti di compravendita dell´usato, al fine di rintracciare e sequestrare i veicoli riciclati.
Alcuni veicoli sono stati individuati e sequestrati presso gli autosaloni ai quali erano stati venduti dagli indagati, mentre quelli ancora in loro possesso venivano custoditi in luoghi nascosti e soprattutto all´interno di attività non soggette a controlli specifici del settore dei veicoli.
Gli indagati non si sono fermati nemmeno durante il lockdown. Infatti, alcuni di essi sono stati sanzionati anche per violazione alla normativa sul contenimento dell´epidemia Covid-19 mentre si recavano a consegnare una delle autovetture clonate ad un concessionario.
Una parte delle auto sequestrate sono state rinvenute all´interno di un caseificio di Terracina ed altre in un parcheggio pubblico retrostante un bar di Cassino.
Altri veicoli sono stati sequestrati direttamente alle persone che, nel frattempo, li avevano acquistati presso gli autosaloni ignari della provenienza illecita.

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