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Irregolarità nella gestione degli appalti

Comando Provinciale Udine

Le Fiamme Gialle di Udine, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a 6 misure cautelari personali, 22 perquisizioni e sequestri presso uffici pubblici, imprese, professionisti e abitazioni private, per plurime irregolarità nella gestione degli appalti dei Comuni di Premariacco e Torreano.
L’operazione rappresenta l’epilogo di una prima fase investigativa in esito alla quale il GIP del Tribunale di Udine ha disposto gli arresti domiciliari per il sindaco del Comune di Premariacco e per i responsabili dell’ufficio tecnico dei Comuni di Premariacco e Torreano, mentre due imprenditori e un architetto sono stati destinatari del divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazione. L’attività dei finanzieri coinvolge altri 11 indagati, tra i quali vi sono il vicesindaco, un consigliere e il segretario comunale del Comune di Premariacco, il comandante della Polizia Locale dell’Unione Territoriale Intercomunale Natisone, ulteriori 3 imprenditori e 4 privati (di cui 2 per una donazione fittizia e 2 per la falsificazione di un testamento).
Numerose sono le fattispecie illecite a vario titolo ascritte dalla Procura di Udine agli indagati. Tra esse, i reati di turbativa d’asta, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, traffico di influenze illecite, peculato d’uso, truffa aggravata ai danni di un ente pubblico, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità in testamento olografo e omessa denuncia di reato da parte di un pubblico ufficiale.
L’attività ha preso origine lo scorso anno dalla segnalazione di un dipendente comunale non disposto a soddisfare le indebite pressioni e sollecitazioni che gli giungevano dal sindaco, dal vicesindaco e da un consigliere comunale di Premariacco e, proprio per questo, sostituito con un funzionario maggiormente compiacente. Ne è seguita un’indagine condotta non soltanto attraverso la ricerca di puntuali riscontri documentali, ma anche facendo ricorso allo strumento delle intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che all’utilizzo di un captatore informatico da remoto (trojan) all’interno dello smartphone di uno degli indagati.
È stato, soprattutto, grazie all’utilizzo del software “spia” che i finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Udine hanno potuto acquisire fondamentali riscontri probatori, quali conversazioni, immagini, messaggi, spostamenti e incontri, altrimenti non intercettabili per la particolare cautela prestata dai principali indagati, che ai colloqui telefonici preferivano sempre incontri diretti e riservati, in luoghi esterni agli uffici comunali. In questo modo, le indagini tecniche hanno consentito di delineare, nel comune di Premariacco, un preoccupante asservimento dell’ufficio tecnico comunale alle richieste del sindaco, mentre si è registrata l’inerzia del segretario comunale di fronte a una gestione palesemente irregolare e viziata.
Tra gli appalti oggetto di indagine da parte della Procura della Repubblica vi è la demolizione di una scuola elementare, l’acquisto di uno scuolabus, la realizzazione di una bretella stradale, il riordino di un cimitero, il rifacimento del guado di un torrente, l’adeguamento di un impianto sportivo, l’asfaltatura delle strade e l’affidamento di alcuni incarichi professionali. In tutto, si tratta di affidamenti irregolari per un valore stimato di circa 900 mila euro, anche se il reale importo non è, al momento, interamente determinabile, in quanto le indagini hanno documentato accordi illeciti che già prefiguravano possibili varianti in corso d’opera, con cui far lievitare i prezzi e neutralizzare i ribassi effettuati in sede di gara.
A margine delle condotte più gravi, è stato anche ipotizzato il peculato per l’uso di un generatore di elettricità di proprietà comunale, impiegato da uno degli indagati per una festa privata. Il sindaco di Premariacco, nell'esercizio della propria attività di geometra, risulterebbe anche essersi reso responsabile della falsificazione di un testamento olografo per finalità di evasione fiscale, oltre che di aver pattuito un illecito compenso conseguente al suo interessamento presso il Comune di Torreano, onde consentire l’affidamento di un incarico professionale a un progettista compiacente. Si procede, altresì, per la riscontrata violazione del segreto d’ufficio da parte del comandante della Polizia Locale per aver rivelato al sindaco di Premariacco l’esistenza dell’esposto che ha dato origine alle indagini.
Al fine di acclarare i reati oggetto di indagine e altri di analoga natura (compresa l’assunzione di personale dipendente presso il Comune di Premariacco), oltre 80 Finanzieri, dalle prime ore odierne, stanno dando esecuzione ad alcuni provvedimenti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica di Udine, presso i Comuni di Premariacco e Torreano, il Centro di Protezione Civile di Premariacco, la Polizia Locale dell’Unione Territoriale Intercomunale Natisone a Cividale, un notaio, 4 professionisti, 9 imprese (7 in provincia di Udine, una con sede a Pordenone e una in provincia di Venezia) e 8 abitazioni private.
Lo sviluppo investigativo sugli atti amministrativi e documenti che saranno oggetto di sequestro, oltre a quanto già acquisito agli atti dell’indagine, renderà possibile non soltanto acclarare le responsabilità dei singoli, ma anche procedere ai successivi sviluppi in termini di responsabilità erariale. La Guardia di Finanza opera, infatti, in stretta sinergia con la Corte dei Conti, per la quantificazione degli spechi e il recupero delle risorse da restituire alla collettività, in conseguenza di condotte pregiudizievoli per i bilanci pubblici.

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