Passa ai contenuti principali

Perugia e Crotone: sequestrati beni per 8 milioni di euro

 Il Servizio centrale anticrimine e le Divisioni anticrimine di Perugia e Crotone hanno eseguito 2 distinti provvedimenti di sequestro di beni, per un valore complessivo di 8 milioni di euro, agli eredi di un esponente di vertice della cosca “Trapasso” di San Leonardo di Cutro (Crotone), deceduto nel 2020 e ad un imprenditore calabrese, entrambi punti di riferimento in territorio umbro della ’Ndrangheta.


Il gruppo criminale si era infiltrato nel tessuto economico e imprenditoriale della Regione, evidenziando una notevole dimestichezza nel manipolare istituti societari, contabili e finanziari.


Il primo provvedimento ha colpito il vertice della propaggine mafiosa calabrese in Umbria, un personaggio che rappresentava il principale promotore ed organizzatore, insieme al figlio e al cognato, del traffico di stupefacenti introdotti in quella regione dalla Calabria, intrattenendo rapporti con organizzazioni criminali albanesi.

Il secondo invece ha avuto come destinataria una persona che aveva assunto la gestione di un sistema dedicato alla realizzazione di reati di natura finanziaria e tributaria ai danni di istituti di credito.


In sostanza mostrava una parvenza di vitalità e dinamicità finanziaria in modo da ottenere accesso a linee di credito bancarie per poi dichiarare fallimento e non ottemperare alla restituzione delle somme ricevute.


Dagli approfondimenti patrimoniali effettuati è emerso che, a fronte di una modesta o addirittura inadeguata anche al semplice soddisfacimento delle primarie esigenze quotidiane, situazione reddituale dei nuclei familiari degli individui menzionati, gli stessi invece avevano acquisito la disponibilità di 9 società, 42 immobili tra terreni e fabbricati, 41 automezzi ed altri beni tra cui titoli e depositi.



Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni...