AVELLINO, 26 FEB - Da tre anni tenevano sotto scacco un imprenditore di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, costringendolo attraverso minacce e aggressioni fisiche a continue dazioni di denaro. Un incubo a cui hanno messo fine i carabinieri della Compagnia di Avellino che a conclusione delle indagini coordinate dalla Procura di Benevento, competente per territorio, hanno notificato una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per i due presunti responsabile dell'estorsione. Si tratta di un 25enne e un 60enne originari di Lucera, in provincia di Foggia, dei quali non sono stati resi noti i nomi. Sulle risultanze delle indagini, il Gip del tribunale di Benevento ha firmato i provvedimenti cautelari. A denunciare i fatti era stato lo stesso imprenditore nel 2021. Gli investigatori avrebbero accertato che i due indagati, con aggressioni fisiche e minacce costringevano la vittima a versare somme di denaro sempre piu' consistenti fino al mese di luglio dello scorso anno. Una parte del denaro veniva fatto transitare su carta prepagata intestata ad una persona risultata estranea ai fatti. (ANSA).
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...