(DIRE) Roma, 16 feb. - Dalle prime luci dell'alba, nelle province di Roma, Reggio Calabria, Venezia e Grosseto, i Carabinieri del Comando provinciale di Roma, coadiuvati dai comandi dell'Arma territorialmente competenti, stanno dando esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia, che dispone l'arresto per 33 persone indagate, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, cessione e detenzione ai fini di spaccio, estorsione aggravata dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni, detenzione e porto abusivo di armi. Il provvedimento cautelare si basa sulle risultanze acquisite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Via in Selci nell'ambito dell'indagine convenzionalmente denominata 'Enclave', che ha consentito di individuare e disarticolare un sodalizio contiguo alla 'ndrangheta, costituito da soggetti calabresi e romani, dedito al traffico di sostanze stupefacenti, ricostruendone i canali di approvvigionamento, in gran parte dal Sud America, il sistema di gestione delle 'piazze di spaccio' e le modalita' di cessione. Al vertice di tale sodalizio, e' stato individuato un noto personaggio, organico alla 'ndrina Alvaro di Sinopoli (RC), che dirigeva le sue attivita' illecite avvalendosi anche di propri familiari. Contestualmente all'esecuzione delle misure cautelari personali, i Carabinieri stanno anche sequestrando preventivamente un'attivita' commerciale nella Capitale che risultava fittiziamente intestata a parenti del capo dell'organizzazione.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...