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Provano il colpo dell’orologio di lusso, tre arresti a Padova




 I poliziotti della Squadra mobile di Padova hanno arrestato tre uomini di 47, 48 e 66 anni, tutti con numerosi precedenti per furti e rapine che hanno tentato di sottrarre un orologio del valore di 80 mila euro a un imprenditore padovano di 46 anni.

La vittima, uscita dal suo ufficio per la pausa pranzo, è stata bloccata da una motocicletta di grossa cilindrata con a bordo due sconosciuti. Mentre il conducente della moto accelerava per coprire le grida, il complice colpiva violentemente l'imprenditore con calci e pugni nel tentativo di strappargli l'orologio di marca.

I rapinatori, disturbati dall'avvicinarsi di alcuni passanti, fuggivano in moto, lasciando la vittima ferita a terra e si dirigevano verso il casello autostradale di Padova ovest, dove un terzo complice li attendeva a bordo di un'auto noleggiata, probabilmente l’uomo aveva funzione di "palo" per garantire la fuga e sorvegliare l'area.

L'intervento immediato dei poliziotti della Squadra mobile di Padova e Bologna, già impegnati in indagini su un furto avvenuto il giorno prima nel capoluogo emiliano, ha consentito di intercettare i malviventi. Dopo un tentativo di fuga i tre uomini sono stati arrestati.

Durante la perquisizione dell'auto gli agenti hanno trovato 10 orologi di valore, di cui otto nascosti nell'auto e due indossati dai rapinatori, tutti provenienti da un furto commesso il giorno prima a Bologna ai danni di un rappresentante orafo.

Inoltre è stata trovata la riproduzione di una targa per moto usata per coprire quella originale durante la rapina. Uno dei tre era in possesso di un documento falso valido per l’espatrio. Dalle prime indagini è emerso che due dei tre indagati erano già sottoposti agli arresti domiciliari e sono stati perciò accusati anche di evasione.

Tutti e tre vantavano un "curriculum" criminale incentrato su furti e rapine ai danni di rappresentanti orafi eseguiti con la stessa tecnica e l'utilizzo di motociclette di grossa cilindrata.

In particolare, il 47enne era già noto alle cronache per episodi analoghi: era stato coinvolto in reati simili a Pietrasanta (Lu) nel giugno 2025, a Massa Carrara nel 2017 e persino estradato dall'Olanda nel 2012.

27/09/2025

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