
Il Questore della Provincia di Lodi, Pio Russo, ha sospeso la licenza di somministrazione di bevande e alimenti ad un bar sito in questo Corso Adda per 5 giorni, in applicazione dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
Il provvedimento, che riflette le prerogative del Questore come autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, ha tratto origine da un intervento, operato lo scorso 14 giugno, dalle Volanti che, allertate da un cittadino tramite telefonata al 112 NUE circa una lite avvenuta in Corso Adda, erano giunte presso l’area esterna di pertinenza del bar, notando la presenza di un uomo dolorante, seduto a terra, e di altri soggetti in stato di alterazione. Gli accertamenti delle Volanti, poi approfonditi dall’istruttoria condotta dal personale della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza, hanno appurato come l’uomo, a seguito di alterco per futili motivi, avvenuto all’interno del bar e passato alle vie di fatto, con un altro avventore, poi datosi alla fuga, era caduto a terra all’esterno dell’esercizio pubblico, a causa dello stato di ebrezza alcolica, ferendosi alla nuca.
Inoltre, i poliziotti hanno accertato la presenza presso il locale di altri 4 soggetti, tutti in stato di ubriachezza e gravati da precedenti di polizia, due dei quali anche da condanne per reati quali rapina, rissa e porto abusivo di arma. Inoltre, si è appurato che il gestore del locale non abbia posto in essere le cautele necessarie ad evitare l’insorgere di situazioni potenzialmente lesive per l’ordine e la sicurezza pubblica, con particolare riguardo alla somministrazione di bevande alcoliche a soggetti in stato di evidente ubriachezza.
L’istruttoria condotta dalla Squadra Amministrativa, quindi, ha consentito di ritenere che la mala gestione del bar possa determinare l’insorgenza di altri eventi pericolosi per la sicurezza dei cittadini e, pertanto, sussistendone i presupposti, il Questore ha sospeso per 5 giorni la licenza del titolare, anche al fine di stimolare un opportuno ravvedimento che lo porti ad una conduzione dell’attività più conforme all’ordinamento e alle condizioni per l’ordinato vivere civile.