Passa ai contenuti principali

FINTA TELEFONATA DALLA BANCA – SVENTATA TRUFFA DA 49.000 EURO ATTUATA CON LA TECNICA DELLO “SPOOFING”

 

galla

Pochi giorni orsono La Polizia di Stato di Gallarate ha sventato una truffa da migliaia di euro, tentata tramite la tecnica dello “Spoofing” telefonico.

Il Dirigente del Commissariato di Gallarate ha ricevuto una chiamata da una conoscente, che gli ha riferito che il marito era in contatto telefonico con un sedicente funzionario dell’Ufficio Frodi di una banca di Mantova, che stava segnalando un bonifico sospetto di 49.000 euro per l'acquisto di un'autovettura, richiesto dal suo conto verso una filiale pugliese. Adducendo un presunto "hackeraggio" del conto, il fantomatico funzionario bancario aveva riferito che l’unico modo per "salvare" la cospicua somma era quello di trasferirla con bonifico urgente su un conto temporaneo.

Il Dirigente del Commissariato si è assicurato in primis che il marito non avesse effettuato alcuna operazione, invitando poi la richiedente di comunicare al coniuge di non fornire informazioni sensibili al proprio interlocutore e di recarsi immediatamente in Commissariato, cosa che comunque, insospettito dai toni della telefonata, stava già facendo. Al suo arrivo presso gli Uffici di via Ragazzi del ‘99, assistito dal Dirigente e dagli operatori di polizia, è stato  guidato a continuare la conversazione, mentre il truffatore, che risultava chiamare effettivamente da un’utenza corrispondente ad una banca di Mantova, arrivava a comunicargli che per l’operazione sospetta in parola era  addirittura in corso un’indagine e che sarebbe stato contattato da un ispettore della Questura di Varese, a conferma della necessità del trasferimento della somma di denaro presso un conto “di salvataggio”.

 Poco dopo, come preannunciato dall’impostore, è giunta una seconda chiamata, con il numero falsificato della Questura di Varese, nel corso della quale un sedicente Ispettore confermava il furto dell'account e ribadiva l'urgenza del bonifico su un “conto sicuro”. A quel punto la vittima, avuta l’ennesima certezza di essere vittima di un tentativo di truffa, ha interrotto le comunicazioni e ha sporto denuncia presso il Commissariato.

La tecnica dello "spoofing” o "caller ID spoofing" è una tecnica che consente di falsificare l'identificativo del mittente in chiamate, SMS o e-mail. Il truffatore manipola il numero per far apparire che la comunicazione provenga da un contatto noto e affidabile, come la propria banca, Poste Italiane o un ufficio di Polizia, oscurando la propria reale identità. Questi attacchi sfruttano la paura e la buona fede delle vittime, che spesso, nella convinzione di salvare i propri risparmi, cadono nelle trappole tese da questi malintenzionati, che a volte utilizzano anche  l’invio di SMS, apparentemente inviati da banche o Poste, contenenti link che reindirizzano a pagine “clone” per carpire credenziali, password o PIN che permettono l’accesso ai conti correnti dei malcapitati.

Nonostante la truffa fosse stata architettata in maniera raffinata e convincente, la prontezza del cittadino e la professionalità degli Operatori di Polizia hanno consentito di impedire ai truffatori di raggiungere i loro scopi .


28/07/2025

Post popolari in questo blog

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...

SINTESI RAPPORTO MAFIA IN TOSCANA DELLA FONDAZIONE CAPONNETTO

SINTESI Presentazione: Piero Grasso, Presidente del Senato "...Oggi, come Presidente del Senato, sono chiamato a un ruolo di garanzia che mi impedisce di entrare nel vivo del procedimento di formazione della legge e persino di votare le leggi. Ma non per questo ho rinunciato alla lotta per la legalità e la giustizia. È questo un obiettivo al quale tutti dobbiamo contribuire, con un rinnovato impulso etico e una ancora maggiore conoscenza tecnica del fenomeno. Sono certo che questo Rapporto, straordinariamente innovativo nella sua capacità di analizzare le infiltrazioni mafiose, sarebbe piaciuto ad Antonino Caponnetto, eroe simbolo di questa lotta... Il suo coraggio, la sua forza, la sua capacità di creare armonia e affiatamento nel lavoro sono ora la linfa vitale dellaFondazione che porta il suo nome, impegnata in prima linea contro la criminalità organizzata, in particolare attraverso la costante opera di formazione e sensibilizzazione rivolta ai giovani, i futuri c...

Rapina nei pressi di via Nazionale: la Polizia di Stato di Firenze arresta un 37enne.

  Nella notte tra martedì e mercoledì, le Volanti di via Zara hanno tratto in arresto, nei pressi di via Nazionale, un 37enne originario del Ghana, colto nella flagranza del reato di rapina. Secondo quanto ricostruito, l’uomo si sarebbe avvicinato ad una turista americana 27enne, che si trovava a passeggiare con lo zio in via Zannoni, e le avrebbe afferrato la borsa facendo cadere a terra la donna e trascinandola per alcuni metri per poi fuggire via. A questo punto, lo zio – americano di 47 anni – avrebbe inseguito l’uomo per riavere la borsa della nipote appena sottratta ma sarebbe stato aggredito dal 37enne con diversi pugni al volto. Gli operatori delle Volanti, giunti repentinamente sul posto – a seguito di segnalazione al 112 NUE – hanno intercettato e fermato il 37enne nei pressi di via Nazionale, e più precisamente nel tratto che si interseca con via Guelfa. La borsa, trovata nella disponibilità del 37enne, è stata restituita alla giovane turista. L’uomo, incensurato, è stat...