(9Colonne) Roma, 18 dic - I carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato un ragazzo di 18 anni, incensurato, per rapina aggravata in concorso. Il giovane è accusato di essere membro attivo di una pericolosa baby-gang che da aprile imperversa in tutta la capitale - in particolare tra Aurelio, Boccea, Salario e piazza Cavour - a caccia di prede minorenni da derubare di soldi, orologi, cellulari e scarpe. Al momento, i carabinieri della stazione Madonna del Riposo hanno addebitato al 18enne, che è stato posto agli arresti domiciliari, un colpo messo a segno insieme a due complici di 15 e 16 anni - entrambi romani a loro volta denunciati a piede libero- nella zona di via Gregorio XI, all'Aurelio. All'epoca dei fatti, i tre ragazzi avevano costretto con la violenza due ragazzini di 13 e 14 anni a consegnare loro dei soldi - circa 40 euro - e un orologio che era al polso di una delle vittime. Il complice 16enne dell'arrestato, inoltre, era stato, in passato, già denunciato a piede libero dai carabinieri per un'altra rapina ai danni di 4 minorenni, avvenuta a settembre, con altri 2 giovanissimi - che furono arrestati - facenti parte di una più ampia banda che in soli 6 mesi aveva compiuto, tra tentate e consumate, ben 9 rapine ai danni di altrettanti minorenni. E' emerso che la banda pre-organizzava i colpi da mettere a segno chiamando a raccolta i membri su un noto social network in cui si decidevano ruoli e modus operandi da utilizzare. (red)
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...