(ANSA) - AREZZO, 19 DIC - Smontano auto di lusso per i pezzi di ricambio: così è stata sgominata una banda di romeni. Cinque le persone indagate. I carabinieri forestali, unitamente al comando della polizia locale di Arezzo, coordinati dal sostituto procuratore di Arezzo Angela Masiello, hanno eseguito in Casentino numerose perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di romeni coinvolti in un sodalizio dedito a reati di riciclaggio, ricettazione, falso in atto pubblico, esercizio abusivo della professione meccatronica e gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Le perquisizioni seguono un'articolata attività d'indagine che ha permesso di accertare l'esistenza di una vera e propria "centrale industriale" dedita allo smontaggio di automobili di lusso di provenienza illecita, italiane ed estere, per l'immissione sul mercato dei pezzi di ricambio. Secondo l'ipotesi investigativa l'attività illecita veniva svolta attraverso false documentazioni attestanti delle fittizie esportazioni di autovetture all'estero, che in realtà non avvenivano, concentrando invece i mezzi all'interno di un capannone, parte di un noto presidio industriale dismesso. Nell'operazione sono impegnati 30 militari del gruppo carabinieri forestali di Arezzo e della procura della Repubblica, con l'ausilio di una squadra del comando di polizia municipale di Arezzo dotata anche di unità cinofile antidroga.(ANSA)
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...