(ANSA) -TAORMINA (MESSINA), 12 DIC - L'impianto di gestione rifiuti della società "Eco beach" è stato sequestrato a Taormina (Messina) dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Catania e dai colleghi della compagnia di Taormina perché risultato non in possesso della regolare autorizzazione allo scarico dei reflui industriali. I militari hanno informato la Procura di Messina per la convalida. L'impianto, esteso per circa 4.500 mq, si trova in località Cantaro, a poche centinaia di metri dal vicino centro abitato di Giardini Naxos. I militari hanno rilevato anche l'utilizzo di aree adiacenti all'impianto non autorizzate e contestato diverse violazioni alle prescrizioni sulla corretta gestione dei rifiuti presenti. Il sequestro è avvenuto il 7 dicembre scorso ma è stato reso noto solamente oggi. L'ispezione ha fatto emergere delle violazioni alle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni ambientali in possesso dei titolari. I carabinieri hanno anche accertato l'utilizzo di aree con non contemplate nel perimetro degli spazi autorizzati, dove erano collocati alcuni scarrabili contenenti rifiuti speciali come vetro, materassi e frigoriferi. Accertato anche lo stoccaggio della frazione umida conferita da diversi Comuni del Messinese all'interno di vasche non autorizzate dotate di un sistema di raccolta del percolato non previsto dalle norme. Quasi tutti gli scarrabili sono stati ritrovati con la parte superiore non coperta in violazione delle prescrizioni in materia. Ulteriori e maggiori problematiche sono emerse anche da un controllo delle autorizzazioni ambientali della società, trovata anche senza autorizzazione allo scarico dei reflui provenienti dall'intera area dell'impianto, classificati a tutti gli effetti come reflui industriali. Un controllo ai sistemi di sicurezza dell'impianto ha fatto anche emergere l'inefficienza dell'impianto antincendio a causa della totale mancanza degli idranti nelle postazioni lungo il perimetro del sito. (ANSA).
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...