Roma, Lido di Ostia, 17 dicembre 2018
Smantellata rete criminale dedita allo spaccio di droga sul litorale
Comando Provinciale Roma
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito, in Ostia, un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Roma su richiesta della Procura, nei confronti di 8 soggetti (7 in carcere e uno ai domiciliari), tutti facenti parte di un gruppo criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti. Allo stato, uno dei responsabili è risultato irreperibile e sono state attivate le ricerche finalizzate al rintraccio dello stesso.
Coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma – pool reati gravi contro il patrimonio e stupefacenti, i finanzieri del II Gruppo del Lido di Ostia hanno individuato, attraverso intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione e pedinamento sul territorio, una pericolosa rete operante nell’entroterra del X Municipio.
I soggetti coinvolti operavano prevalentemente all’interno di un complesso residenziale, noto per essere una inaccessibile, quanto importante, piazza di spaccio, ed agivano sistematicamente su impulso di due donne, anche queste colpite dalle odierne ordinanze. Le stesse si avvalevano della collaborazione di persone incensurate che fungevano da “retta”, le quali provvedevano alla distribuzione dello stupefacente ai singoli pusher che, organizzati in turni di “lavoro” durante tutto l’arco della giornata, erano incaricati della capillare distribuzione della droga.
Le indagini tecniche hanno consentito di accertare che i pusher utilizzavano sempre la stessa utenza telefonica, e che, una volta contattati dagli acquirenti, attraverso un linguaggio celato, concordavano quantitativi e modalità di consegna dello stupefacente. Lo scambio avveniva in perfetto stile Gomorra. Giunto sul posto, l’acquirente, scortato dalle vedette, veniva accompagnato dal pusher il quale, occultato dietro una grata, effettuava lo scambio.
L’attività, attraverso operazioni rapide e poco rischiose, effettuate quotidianamente, ha consentito di immettere sul mercato ingenti quantitativi di stupefacente.
Il traffico illecito, stimato durante tutto l’arco delle attività di polizia, in circa 3 kg al mese, ha procurato ai soggetti ora arrestati ingenti guadagni, costituendo un’unica quanto lucrosa fonte di reddito.
Gli imponenti edifici, dislocati su quattro lotti principali e rappresentanti uno degli storici complessi popolari di Ostia, erano diventati così un vero e proprio supermarket della droga.
Le investigazioni, iniziate nei primi mesi del 2015 a seguito di un sequestro spot operato sul territorio, sono durate circa due anni consentendo, nel mentre, di deferire all’Autorità Giudiziaria tre soggetti, di cui due in stato di arresto, per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, di segnalare ulteriori 15 soggetti alla locale Prefettura per detenzione ad uso personale, nonché di rinvenire e sottoporre a sequestro circa 4 kg. di cocaina, più altre sostanze stupefacenti del tipo hashish, marijuana e crack.
Ad avvenuta esecuzione delle odierne ordinanze, gli arrestati sono stati associati alle Case Circondariali di Rebibbia, Regina Coeli e Velletri, a disposizione dell’A.G. procedente, mentre proseguono le indagini per la cattura dell’ultimo soggetto.
Nell’operazione odierna sono stati impegnati quaranta finanzieri del Gruppo di Ostia e le unità cinofile antidroga del Gruppo di Fiumicino.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...