Operazione antimafia nelle prime ore della mattinata
Comando Provinciale di Trapani - Mazara del Vallo (TP), 11/12/2018 07:53 Dalle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del R.O.S. e del Comando Provinciale di Trapani, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, stanno effettuando delle perquisizioni nei confronti di 25 indagati ritenuti, a vario titolo, fiancheggiatori e favoreggiatori della latitanza di MESSINA DENARO Matteo. Contestualmente è stato eseguito il fermo di indiziato di delitto di un esponente di spicco della famiglia di cosa nostra di Mazara del Vallo, indagato per associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale. L’attività, che riguarda i mandamenti mafiosi di Mazara del Vallo e di Castelvetrano, costituisce un’ulteriore fase dell’articolata manovra investigativa sviluppata dal R.O.S., con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, finalizzata alla cattura del predetto latitante.
(AGI) - Trapani, 11 dic. - Duecento carabinieri hanno passato al setaccio Castelvetrano, Mazara del Vallo, Campobello di Mazara e Custonaci, svolgendo mirate attivita' di perquisizione nei confronti di 25 indagati, ritenuti fiancheggiatori e favoreggiatori della latitanza di Messina Denaro. Una ulteriore fase, spiega chi indaga, della manovra di "progressivo depotenziamento dei circuiti di riferimento e il depauperamento delle risorse economiche del sodalizio". Le perquisizioni dei numerosi obiettivi individuati (tra cui abitazioni, proprieta' rurali ed esercizi commerciali) hanno gia' permesso di arrestare in flagranza di reato due degli indagati, trovati rispettivamente in possesso di pistole illegalmente detenute (una Baby Browning calibro 635 munita di caricatore con 5 colpi e un revolver calibro 22 con 20 cartucce); di sequestrare apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni, nonche' documentazione, materiale questo che e' gia' al vaglio dei tecnici e degli analisti del Ros. Contestualmente i carabinieri hanno dato esecuzione al fermo di indiziato di delitto emesso dalla procura distrettuale antimafia di Palermo nei confronti dell'imprenditore Matteo Tamburello esponente di spicco della famiglia di Cosa nostra di Mazara del Vallo, indagato per associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale. Scarcerato nel 2015 era tornato riferimento di clan e affari. In cima ai suoi interessi economici l'eolico e stava realizzando un nuovo impianto con un imprenditore mazarese, oggi interessato dalle perquisizioni. Al centro di questa indagine sono i mandamenti mafiosi di Mazara del Vallo e di Castelvetrano nel cui ambito sono state documentati qualificati rapporti intrattenuti da Tamburello con esponenti riconducibili al reggente del mandamento di Castelvetrano, Gaspare Como, cognato del superlatitante, arrestato sempre dal Ros lo scorso aprile nell'ambito della indagine "Anno zero". (AGI) Mrg
Comando Provinciale di Trapani - Mazara del Vallo (TP), 11/12/2018 07:53 Dalle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del R.O.S. e del Comando Provinciale di Trapani, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, stanno effettuando delle perquisizioni nei confronti di 25 indagati ritenuti, a vario titolo, fiancheggiatori e favoreggiatori della latitanza di MESSINA DENARO Matteo. Contestualmente è stato eseguito il fermo di indiziato di delitto di un esponente di spicco della famiglia di cosa nostra di Mazara del Vallo, indagato per associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale. L’attività, che riguarda i mandamenti mafiosi di Mazara del Vallo e di Castelvetrano, costituisce un’ulteriore fase dell’articolata manovra investigativa sviluppata dal R.O.S., con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, finalizzata alla cattura del predetto latitante.
(AGI) - Trapani, 11 dic. - Duecento carabinieri hanno passato al setaccio Castelvetrano, Mazara del Vallo, Campobello di Mazara e Custonaci, svolgendo mirate attivita' di perquisizione nei confronti di 25 indagati, ritenuti fiancheggiatori e favoreggiatori della latitanza di Messina Denaro. Una ulteriore fase, spiega chi indaga, della manovra di "progressivo depotenziamento dei circuiti di riferimento e il depauperamento delle risorse economiche del sodalizio". Le perquisizioni dei numerosi obiettivi individuati (tra cui abitazioni, proprieta' rurali ed esercizi commerciali) hanno gia' permesso di arrestare in flagranza di reato due degli indagati, trovati rispettivamente in possesso di pistole illegalmente detenute (una Baby Browning calibro 635 munita di caricatore con 5 colpi e un revolver calibro 22 con 20 cartucce); di sequestrare apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni, nonche' documentazione, materiale questo che e' gia' al vaglio dei tecnici e degli analisti del Ros. Contestualmente i carabinieri hanno dato esecuzione al fermo di indiziato di delitto emesso dalla procura distrettuale antimafia di Palermo nei confronti dell'imprenditore Matteo Tamburello esponente di spicco della famiglia di Cosa nostra di Mazara del Vallo, indagato per associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale. Scarcerato nel 2015 era tornato riferimento di clan e affari. In cima ai suoi interessi economici l'eolico e stava realizzando un nuovo impianto con un imprenditore mazarese, oggi interessato dalle perquisizioni. Al centro di questa indagine sono i mandamenti mafiosi di Mazara del Vallo e di Castelvetrano nel cui ambito sono state documentati qualificati rapporti intrattenuti da Tamburello con esponenti riconducibili al reggente del mandamento di Castelvetrano, Gaspare Como, cognato del superlatitante, arrestato sempre dal Ros lo scorso aprile nell'ambito della indagine "Anno zero". (AGI) Mrg