(AGI) - Napoli, 26 dic. - Un arresto e un divieto di dimora sono stati emessi dal gip di Napoli dopo indagini ed eseguiti tre Aversa e Teverola dai carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa nei confronti di due appartenenti al clan dei Casalesi, gruppo Di Tella, legato agli Schiavone. Le indagini, condotte con metodi tradizionali dopo dichiarazioni delle vittime hanno permesso di acquisire gravi elementi indiziari a carico degli indagati, ritenuti dal gip responsabili di un tentativo di estorsione, commesso a novembre scorso ai danni dei titolari di un'impresa edile con un cantiere a Teverola. ll reato e' nella forma aggravata dal metodo mafioso dato che uno degli indagati, Antonio Barbaro, destinatario della misura in carcere, ha intimato agli imprenditori di "mettersi a posto". Barbato e' una persona nota a Teverola per i suoi trascorsi criminali, ed e' stato gia' condannato due volte nel 2010 e 2015 con sentenze definitive per estorsioni commesse anche con l'uso di armi, nonche' per partecipazione all'associazione di tipo mafioso, e uscito dal carcere il 14 aprile scorso. Pochi mesi dopo essere tornato libero, secondo l'accusa ha ripreso a commettere estorsioni. Carmine Lucca, invece, ritenuto suo complice, e' destinatario di un divieto di dimora nelle province di Napoli, Caserta e Latina. (AGI)Red
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...