Dodici sono le persone arrestate questa mattina dalla Squadra mobile di Sassari insieme alla Guardia di finanza, per detenzione illegale di armi da fuoco usate per sparare contro alcune abitazioni del centro storico, per incendio doloso di auto e spaccio di sostanze stupefacenti. Tutto aggravato dal fatto di aver coinvolto minorenni. Per cinque di queste 12 persone sono stati disposti gli arresti domiciliari mentre due minorenni sono stati segnalati alla competente Procura.
L'operazione denominata "Nel centro del mirino" è la conclusione della prima fase dell'indagine condotta dalla Squadra mobile a seguito di alcuni episodi avvenuti all'inizio dello scorso mese in città, in particolare gli spari esplosi in via Turritana, che hanno preoccupato non poco i residenti.
Contemporaneamente sono state eseguite decine di perquisizioni domiciliari da parte di oltre 70 operatori della Polizia di Stato e della Guardia di finanza. Nei controlli sono state impegnate anche le unità cinofile delle due Forze di polizia specializzate nella ricerca di armi, esplosivi e sostanze stupefacenti e il Reparto prevenzione crimine di Abbasanta.
La banda deteneva il monopolio dello spaccio di marijuana in città e per riscuotere i crediti metteva in atto pressioni verbali e fisiche, arrivando a minacciare di morte i debitori e i loro familiari. Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati 200 grammi di marijuana, 3 di cocaina, due pistole, una pistola ad aria compressa modificata e simile a quelle in dotazione alle Forze dell'ordine.
Comunicato tratto da sito polizia di stato.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...