Passa ai contenuti principali

Confiscati beni per oltre 11 milioni di euro a una nota famiglia di imprenditori romani

Roma, 19 dicembre 2018 Confiscati beni per oltre 11 milioni di euro a una nota famiglia di imprenditori romani Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma stanno eseguendo un decreto di confisca emesso dalla Sezione Specializzata Misure di Prevenzione del locale Tribunale nei confronti di D. W. (classe 1958), di sua moglie B. C. (classe 1962) e dei figli F. (classe 1986) e A. (classe 1988), all’esito di complesse indagini coordinate dalla Procura della Repubblica capitolina, che hanno permesso di accertare la netta sproporzione tra il patrimonio accumulato e i redditi dichiarati dai componenti della famiglia. La confisca, eseguita dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, ha ad oggetto il capitale sociale e il patrimonio di cinque società, rapporti finanziari e immobili di pregio direttamente o indirettamente riconducibili ai quattro proposti, per un valore complessivo di oltre 11 milioni di euro. Tra i beni figurano tre ville a Fiano Romano (RM), un appartamento nella zona di Ponte Milvio a Roma e due abitazioni ad Alba Adriatica (TE), liquidità per più di oltre 5,5 milioni di euro depositate su diversi conti correnti, uno dei quali acceso presso un istituto di credito di San Marino, nonché il marchio di elettronica “D.”. Come sottolineato dal Tribunale nel provvedimento, i membri del nucleo familiare – tratti in arresto tra il 2012 e il 2013 – erano dediti, “attraverso distinte compagini sociali, alla commissione di condotte delittuose produttive di reddito illecito quali una serie di bancarotte fraudolente e frodi fiscali”. In particolare, attraverso l’interposizione di società sammarinesi, la famiglia D. ha gestito imprese operanti nel settore del commercio all’ingrosso e delle vendite on line di prodotti tecnologici, distraendone il patrimonio anche mediante il trasferimento di ingenti fondi all’estero, prima di intestarle, in stato di decozione, a compiacenti “prestanome”.

Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

Rubano corrente per alimentare la serra di marijuana

  Comando Provinciale di Latina - Latina, 23/02/2024 11:00 I Carabinieri della locale Stazione di Borgo Sabotino hanno tratto in arresto due uomini di 35 anni in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare i due venivano trovati in possesso di 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché n.76 piante di canapa indica in infiorescenza, coltivate in una serra realizzata all’interno dell’abitazione. Tutto veniva sottoposto a sequestro. Inoltre, durante le operazioni i Carabinieri accertavano che vi era un collegamento illecito alla rete elettrica mediante manomissione del contatore Enel sia nell’abitazione interessata dalla perquisizione che in altre due case nella disponibilità di uno dei due soggetti arrestati. Dopo le formalità di rito i due soggetti tratti in arresto venivano sottoposti agli arresti domiciliari.

Catania: sequestro di stalle e cavalli nel quartiere San Cristoforo

    Durante un controllo straordinario nel quartiere San Cristoforo, a Catania, i poliziotti della Questura hanno scoperto cinque stalle abusive all’interno delle quali c’erano dei carretti utilizzati per le corse clandestine. Nelle stalle vivevano i cavalli in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza microchip. Inoltre, dalle visite fatte dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) è emerso anche che i cavalli avevano subito maltrattamenti da parte dei proprietari. Gli animali sono stati sequestrati dai poliziotti della Squadra a cavallo e della Squadra mobile, che li hanno affidati ad una struttura idonea. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati diversi farmaci dopanti che venivano utilizzati sui cavalli durante le corse clandestine. Sono tre le persone denunciate per maltrattamenti di animali alle quali sono stati contestati anche altri illeciti amministrativi, anche da parte del personale Asp. Sempre a seguito delle perquisizioni sono stati rinven