Comando Provinciale Bologna
L’intensificazione dei controlli volti al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti presso l’aeroscalo felsineo, fortemente voluto e disposto dall’Ufficio delle Dogane di Bologna e dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, ha consentito di sottoporre a sequestro kg. 4,6 di sostanza stupefacente del tipo eroina.
I funzionari dell’Agenzia delle Dogane – S.O.T. Aeroporto di Bologna, congiuntamente ai finanzieri del I Gruppo Bologna, hanno arrestato per traffico internazionale di stupefacenti, un cittadino tanzaniano in arrivo dal Sudafrica via Francoforte, trovato in possesso del predetto quantitativo di eroina nella valigia.
L’uomo, atterrato a Bologna con un volo proveniente da Johannesburg, mentre procedeva al ritiro della propria valigia presso il deposito bagagli, è stato notato dai funzionari doganali e dai militari in servizio di controllo. L’ispezione accurata del bagaglio ha consentito di rinvenire un doppiofondo appositamente creato, nel quale erano stati occultati nr. 4 involucri cellophanati contenenti l’eroina.
Il doppiofondo della valigia, in cui è stata trovata la droga, era intriso di polvere di caffè; uno stratagemma utilizzato dalle organizzazioni criminali nel tentativo di eludere i controlli da parte delle unità cinofile.
Continuano le attività di polizia, coordinate dalla Procura di Bologna, per verificare dove fosse diretto il carico, che avrebbe fruttato sul mercato, stando ad una stima prudenziale a seconda del grado di purezza della sostanza, anche oltre i 300.000 euro.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la quale s