Con l’operazione “Pusher 3” la Squadra mobile di Bologna ha concluso un’attività d’indagine iniziata nel maggio 2018 contro lo spaccio nel Parco della Montagnola. Sei persone sono state arrestate mentre sono in corso ulteriori ricerche per il rintraccio di altre quattro.
Dall’inizio delle indagini sono state arrestate complessivamente 15 persone, 30 sono state denunciate e a 50, 10 delle quali minorenni, sono state contestate sanzioni amministrative per uso di sostanze stupefacenti.
I reati contestati riguardano tutti lo spaccio di droghe leggere, soprattutto marijuana e hashish con l’aggravante della cessione ad alcuni minorenni.
Attraverso video e foto i poliziotti hanno documentato tutta l’attività di spaccio nell’area pubblica, confermata anche dalle testimonianze di persone fermate e controllate dopo l’acquisto di droga. In particolare lo spaccio avveniva maggiormente nella zona vicino ai bagni pubblici, sulla la terrazza sovrastante la scalinata dell’Hotel “I Portici” e nei pressi della rampa di accesso del terminal dell’autostazione bolognese. Gli spacciatori arrivavano nel parco in tarda mattinata anche da altre città. La droga veniva nascosta in anfratti e consegnata una volta conclusa la trattativa.
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
