È stato risolto pochi giorni fa l’omicidio di Cosimo Nizza ucciso nel 2009. La vittima, un pregiudicato costretto sulla sedia a rotelle a causa di un incidente stradale, venne ucciso in pieno giorno da due sicari con tre colpi d’arma da fuoco alla testa, mentre era nei pressi della sua abitazione nel popoloso Rione Libertà. Le indagini, inizialmente svolte senza esito, sono state riprese e approfondite nel 2017, attraverso la valutazione di nuovi elementi emersi dalle indagini della Squadra mobile sannita, arrivando all’arresto di oggi di uno degli autori materiali dell’omicidio. Particolare rilevanza hanno avuto alcune intercettazioni ambientali nei confronti di uno dei componenti del gruppo criminale diretto dall’arrestato, che ricostruiva minuziosamente la dinamica dell’uccisione ed i momenti precedenti l’azione; tali elementi corrispondevano con le rivelazioni rese da un collaboratore di giustizia. Le intercettazioni consentivano anche di far emergere l’ostentata sicurezza dell’assassino, convinto di non essere scoperto, per aver distrutto l’arma del delitto e per un alibi che si era precostituito. L’attività investigativa permetteva di ricostruire pure il movente dell’omicidio, scaturito dalla lotta per l’accaparramento della piazza di spaccio e per garantirsi la vendita esclusiva di una determinata tipologia di droga. L’evento scatenante è stato comunque l’esplosione di alcuni colpi di pistola e fucile contro la saracinesca di un esercizio commerciale gestito dall’indagato, avvenuta tre giorni prima dell’omicidio e riconducibile all’azione della vittima. Sono ancora in corso le indagini per individuare il complice.
È stato risolto pochi giorni fa l’omicidio di Cosimo Nizza ucciso nel 2009. La vittima, un pregiudicato costretto sulla sedia a rotelle a causa di un incidente stradale, venne ucciso in pieno giorno da due sicari con tre colpi d’arma da fuoco alla testa, mentre era nei pressi della sua abitazione nel popoloso Rione Libertà. Le indagini, inizialmente svolte senza esito, sono state riprese e approfondite nel 2017, attraverso la valutazione di nuovi elementi emersi dalle indagini della Squadra mobile sannita, arrivando all’arresto di oggi di uno degli autori materiali dell’omicidio. Particolare rilevanza hanno avuto alcune intercettazioni ambientali nei confronti di uno dei componenti del gruppo criminale diretto dall’arrestato, che ricostruiva minuziosamente la dinamica dell’uccisione ed i momenti precedenti l’azione; tali elementi corrispondevano con le rivelazioni rese da un collaboratore di giustizia. Le intercettazioni consentivano anche di far emergere l’ostentata sicurezza dell’assassino, convinto di non essere scoperto, per aver distrutto l’arma del delitto e per un alibi che si era precostituito. L’attività investigativa permetteva di ricostruire pure il movente dell’omicidio, scaturito dalla lotta per l’accaparramento della piazza di spaccio e per garantirsi la vendita esclusiva di una determinata tipologia di droga. L’evento scatenante è stato comunque l’esplosione di alcuni colpi di pistola e fucile contro la saracinesca di un esercizio commerciale gestito dall’indagato, avvenuta tre giorni prima dell’omicidio e riconducibile all’azione della vittima. Sono ancora in corso le indagini per individuare il complice.