Passa ai contenuti principali

Operazione antidroga nell'area est della capitale - 13 arresti e 20 denunciati

Nelle prime ore della mattinata odierna, in Guidonia Montecelio, i Militari della Compagnia Carabinieri di Tivoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, che dispone l’arresto di 13 persone (8 in carcere e 5 agli arresti domiciliari) per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
L’indagine convenzionalmente denominata “TORRE 18”, posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Tivoli, ha consentito di ricostruire l’operatività di un’organizzazione criminale dedita al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti che aveva costituito, principalmente all’interno delle case popolari di via Rosata n.18, nel quartiere Collefiorito di Guidonia Montecelio, una vera e propria “piazza di spaccio”, che è riuscita nel tempo ad affermarsi come uno dei più grandi supermarket della cocaina dell’area tiburtina. La tracotanza del sodalizio, operante in strada, di fronte all’istituto comprensivo “Montelucci”, è giunta al punto tale da vantare un vero e proprio controllo militare del territorio, al punto che tanti sono stati i genitori che accompagnavano i figli minori a scuola a segnalare la situazione ai Carabinieri. L’indagine ha avuto inizio alla fine di giugno dell’anno 2017 sotto l’egida della Procura di Tivoli, che ha coordinato le indagini. Nel corso dell’attività venivano riscontrati tutti gli elementi propri di una vera e propria organizzazione criminale, pertanto i dati raccolti confluivano in un nuovo procedimento penale incardinato presso la DDA di Roma. 
Gli elementi investigativi acquisiti hanno dimostrato come l’organizzazione, oltre ad elargire uno stipendio settimanale agli affiliati, che lavoravano su più turni al fine di garantire l’apertura della piazza di spaccio per 14 ore al giorno, forniva assistenza legale ai membri della consorteria criminale, inoltre l’area non solo veniva presidiata da vedette con compiti di “vigilanza” ma erano stati predisposti impianti tecnologici di sorveglianza quali telecamere e sensori di movimento utili a rilevare presenze nell’area esterna del perimetro della Torre 18 di possibili appartenenti alle forze dell’ordine. A ciò si aggiunge  il fatto che gli indagati hanno sempre potuto “contare” sulla collaborazione di molti condomini, a cui affidare i proventi quotidiani dello spaccio per eludere l’azione degli investigatori in caso di perquisizioni domiciliari. Le indagini, corroborate da attività tecniche, hanno consentito di operare 8 arresti in flagranza di reato, identificare 105 assuntori segnalati al Prefetto, il sequestro di circa 1Kg di cocaina per un complessivo di quasi 1000 dosi confezionate singolarmente e di una pistola. Oltre ai membri del sodalizio 20 persone sono state altresì denunciate in stato di libertà per favoreggiamento personale. Numerose le perquisizioni domiciliari delegate e di iniziativa che i Carabinieri hanno eseguito a carico di altrettanti soggetti ritenuti vicini al sodalizio criminale.

INTEGRAZIONE - - - -
Nel corso delle fasi esecutive per la notifica del provvedimento cautelare, emesso dal Gip del Tribunale di Roma, per l’operazione “Torre 18”, i Carabinieri della Compagnia di Tivoli, oltre ai 13 destinatari dell’ordinanza, hanno arrestato altre 2 persone, destinatarie di perquisizioni perché ritenute vicine all’organizzazione, trovate in possesso rispettivamente di 200g e di circa 20g di hashish. A casa di uno degli arrestati perché destinatario dell’ordinanza, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 100g di cocaina.

Post popolari in questo blog

Truffa del "Finto Medico": con la scusa di una visita di controllo raggirano anziana

  Comando Provinciale di  Reggio Emilia   -   Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...

Furti di metalli nella valle Telesina

  Comando Provinciale di  Benevento   -   Telese Terme (BN) , 09/12/2025 16:12 A San Lorenzo Maggiore, un quarantunenne di Telese Terme, gravato da precedenti specifici, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita che lo sorprendevano mentre nascondeva all'interno della propria autovettura materiale ferroso dal peso complessivo di circa 400 kg, appena asportati da un cantiere edile. L’autore, bloccato dai militari, veniva condotto in Caserma, dove, al termine di tutte le formalità di rito, veniva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, come disposto dal Pubblico Ministero di turno. Ad Amorosi, sulla SS Fondovalle Isclero, un quarantanovenne proveniente dalla provincia di Benevento, e già gravato da precedenti specifici, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita che lo sorprendevano mentre nascondeva all'interno della propria autovettura due matasse di cavi di r...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...