Duro colpo allo spaccio di droga nel centro storico di Udine, in particolare nella zona di via Roma, nei pressi della stazione ferroviaria e la salita del Castello in piazza 1° maggio. Stamattina la Squadra mobile ha concluso l’operazione “Magnolia” iniziata lo scorso settembre. Ventitre persone sono state arrestate perché responsabili di spaccio di cocaina, eroina, e hashish.
L’operazione è stata sviluppata anche con l’impiego di agenti sotto copertura del Servizio centrale operativo per l’acquisto di droga e ricorrendo all’arresto ritardato per alcuni spacciatori responsabili della cessione.
Questi strumenti investigativi hanno consentito ai poliziotti di documentare la continua attività di spaccio svolta, prevalentemente nelle ore pomeridiane, pur in presenza di numerosi passanti, nelle strade del centro cittadino.
Nel corso dell’operazione erano state arrestate già 7 persone, tra cui il 24enne che aveva ceduto la sostanza stupefacente ad Alice, la 16enne di Palmanova, stroncata da un’overdose in un bagno della stazione di Udine lo scorso 3 ottobre.
Sono stati notificati, inoltre, otto provvedimenti di sospensione di licenze di esercizi pubblici della zona in quanto abituali luoghi di ritrovo di consumatori e spacciatori di sostanze stupefacenti.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la quale s