Passa ai contenuti principali

Tratta di esseri umani: 4 arresti tra Catania e Caserta - NIGERIANI

Reclutavano giovani nigeriane nel Paese d’origine facendole arrivare in Italia dopo aver compiuto un rito “magico” grazie al quale le obbligavano a prostituirsi per restituire il debito. Quattro persone sono state arrestate questa mattina dagli agenti della Squadra mobile di Catania perché sono ritenute responsabili, a vario titolo, di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di sfruttamento della prostituzione. L’indagine ha preso avvio dalle dichiarazioni di una giovane nigeriana che all’epoca dei fatti era minorenne; dopo essere stata sottoposta al rito esoterico ju-ju, si era impegnata a ripagare il debito di ingaggio pari a circa 20mila euro e aveva lasciato la Nigeria, attraversato la Libia ed era arrivata in Italia a luglio del 2016. Gli investigatori di Catania sono riusciti a identificare la “madame” e ad appurare che il caso non era isolato poiché la donna aveva reclutato altre connazionali già “messe a reddito” facendole prostituire su strada; la “madame” aveva anche il controllo di numerose “postazioni lavorative” nella provincia di Caserta. La donna concedeva le postazioni sulla strada a connazionali, in cambio di un corrispettivo mensile in denaro pari a circa 100 euro: la postazione veniva chiamata “Ugbo” ovvero “il terreno”, ad indicare proprio i pochi metri di strada assegnati per reclutare clienti. L’indagine ha consentito, inoltre, di identificare gli altri indagati, alcuni dei quali legati alla donna da rapporti di parentela o affinità, come il fratello e la moglie di quest’ultimo; entrambi svolgevano la stessa attività nel settore della tratta di esseri umani ed erano in costante contatto con la parente anche per commentare l’andamento dei reciproci affari. I quattro indagati dono stati individuati nelle rispettive abitazioni dagli agenti della Squadra mobile di Catania, in collaborazione con quelli di Caserta.

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la quale s

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di