ASKANEWS, 15/03/2019 08:03
In un capannone vicino Biella Roma, 15 mar. (askanews) - I carabinieri del Noe di Torino hanno sequestrato nei pressi di Biella un capannone contenente circa 5.000 tonnellate di rifiuti plastici stoccati in maniera abusiva. In seguito a controlli svolti dai carabinieri di Biella, è stata individuata un'area in cui erano stoccate numerose ecoballe di materiali plastici. L'Elinucleo dei Carabinieri di Volpiano ha permesso di ben delineare, con riprese aeree, l'area interessata dallo stoccaggio irregolare dei rifiuti che, per la sua collocazione, all'interno di un ex lanificio, era difficilmente individuabile da terra. I successivi accertamenti svolti dai carabinieri del NOE di Torino hanno evidenziato che i rifiuti erano riconducibili ad un'azienda del campo del trattamento dei rifiuti, in possesso di un'autorizzazione semplificata quantomeno lacunosa, in quanto nel provvedimento autorizzativo non erano in alcun modo individuati gli spazi per stoccare i rifiuti ed i quantitativi ammessi. Il controllo dei carabinieri del None di Torino e di Occhieppo Superiore ha permesso così di evidenziare le modalità assolutamente arbitrarie per la collocazione dei rifiuti, posizionati sia all'interno del capannone presente nel piazzale che sui lati dello stesso, non diversificati a seconda della tipologia e ammassati ostruendo i presidi antincendio. L'intera area, circa 10.000 mq, il capannone e i rifiuti presenti, composti in gran parte da imballaggi plastici provenienti da siti industriali, sono stati sequestrati, con lo scopo di imporre all'azienda la corretta gestione e stoccaggio dei materiali rientrando, così, nell'alveo della legalità.
In un capannone vicino Biella Roma, 15 mar. (askanews) - I carabinieri del Noe di Torino hanno sequestrato nei pressi di Biella un capannone contenente circa 5.000 tonnellate di rifiuti plastici stoccati in maniera abusiva. In seguito a controlli svolti dai carabinieri di Biella, è stata individuata un'area in cui erano stoccate numerose ecoballe di materiali plastici. L'Elinucleo dei Carabinieri di Volpiano ha permesso di ben delineare, con riprese aeree, l'area interessata dallo stoccaggio irregolare dei rifiuti che, per la sua collocazione, all'interno di un ex lanificio, era difficilmente individuabile da terra. I successivi accertamenti svolti dai carabinieri del NOE di Torino hanno evidenziato che i rifiuti erano riconducibili ad un'azienda del campo del trattamento dei rifiuti, in possesso di un'autorizzazione semplificata quantomeno lacunosa, in quanto nel provvedimento autorizzativo non erano in alcun modo individuati gli spazi per stoccare i rifiuti ed i quantitativi ammessi. Il controllo dei carabinieri del None di Torino e di Occhieppo Superiore ha permesso così di evidenziare le modalità assolutamente arbitrarie per la collocazione dei rifiuti, posizionati sia all'interno del capannone presente nel piazzale che sui lati dello stesso, non diversificati a seconda della tipologia e ammassati ostruendo i presidi antincendio. L'intera area, circa 10.000 mq, il capannone e i rifiuti presenti, composti in gran parte da imballaggi plastici provenienti da siti industriali, sono stati sequestrati, con lo scopo di imporre all'azienda la corretta gestione e stoccaggio dei materiali rientrando, così, nell'alveo della legalità.