Passa ai contenuti principali

Confisca da 30 milioni ai Casamonica ed alla 'ndrangheta


Due anni fa l’operazione “All’ombra del Cupolone” della Divisione anticrimine della questura di Roma, portò al sequestro di beni e contanti a esponenti delle cosche di ’ndrangheta e ad appartenenti alla famiglia dei Casamonica. Oggi, al termine del procedimento penale, è scattata la confisca dei beni sequestrati, che sono stati sottratti dalla disponibilità dei proprietari per essere gestiti, per conto dello Stato, dall’Amministrazione giudiziaria. Si tratta di beni mobili, immobili, aziende e quote societarie, per un valore complessivo di 30 milioni di euro, accumulati grazie alle attività illecite del gruppo criminale, in particolare traffico di droga, usura e riciclaggio. In particolare sono state confiscate 10 unità immobiliari situate a Roma, Ardea e in Calabria; 21 società e imprese individuali con sede a Roma, Milano, Sora (Frosinone), Avellino, Caserta e Benevento; 25 complessi aziendali; 24 veicoli tra cui Maserati, Spider, Porsche, Hummer, Mercedes e Audi; 68 rapporti creditizi per un complessivo saldo attivo superiore a 424mila euro; una polizza pegno relativa a preziosi tra cui tre orologi Rolex. Tra le attività commerciali confiscate nella Capitale anche un bar e un ristorante in zona San Pietro, a pochi passi dal Vaticano, una trattoria a Trastevere e un ristorante in centro. Con l'operazione “All'ombra del Cupolone” è stata accertata un’infiltrazione nella realtà economico-finanziaria della Capitale, iniziata alla fine degli anni ’90, da parte di alcuni appartenenti alle cosche di ‘Ndrangheta che, dopo essersi insediati a Roma, hanno stretto alleanze con appartenenti alla famiglia Casamonica. Con l’ausilio di prestanome hanno acquistato locali in zone turistiche, reinvestendo notevoli somme di denaro di provenienza illecita.

Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

Rubano corrente per alimentare la serra di marijuana

  Comando Provinciale di Latina - Latina, 23/02/2024 11:00 I Carabinieri della locale Stazione di Borgo Sabotino hanno tratto in arresto due uomini di 35 anni in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare i due venivano trovati in possesso di 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché n.76 piante di canapa indica in infiorescenza, coltivate in una serra realizzata all’interno dell’abitazione. Tutto veniva sottoposto a sequestro. Inoltre, durante le operazioni i Carabinieri accertavano che vi era un collegamento illecito alla rete elettrica mediante manomissione del contatore Enel sia nell’abitazione interessata dalla perquisizione che in altre due case nella disponibilità di uno dei due soggetti arrestati. Dopo le formalità di rito i due soggetti tratti in arresto venivano sottoposti agli arresti domiciliari.

Catania: sequestro di stalle e cavalli nel quartiere San Cristoforo

    Durante un controllo straordinario nel quartiere San Cristoforo, a Catania, i poliziotti della Questura hanno scoperto cinque stalle abusive all’interno delle quali c’erano dei carretti utilizzati per le corse clandestine. Nelle stalle vivevano i cavalli in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza microchip. Inoltre, dalle visite fatte dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) è emerso anche che i cavalli avevano subito maltrattamenti da parte dei proprietari. Gli animali sono stati sequestrati dai poliziotti della Squadra a cavallo e della Squadra mobile, che li hanno affidati ad una struttura idonea. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati diversi farmaci dopanti che venivano utilizzati sui cavalli durante le corse clandestine. Sono tre le persone denunciate per maltrattamenti di animali alle quali sono stati contestati anche altri illeciti amministrativi, anche da parte del personale Asp. Sempre a seguito delle perquisizioni sono stati rinven