Ancona, 23 gennaio 2019
Confiscati beni immobili e società del valore di oltre 4,5 milioni di euro
Comando Provinciale Ancona
Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ancona hanno dato esecuzione ad un provvedimento di confisca, emesso dal Tribunale di L’Aquila, di numerosi beni immobili e mobili, per un valore complessivo di oltre 4,5 milioni di euro, in possesso di un cittadino italiano, F.R. – classe ’59 - nato in provincia di Foggia.
L’operazione trae origine da meticolose indagini patrimoniali, eseguite dagli specialisti del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, nei confronti di F.R., ormai da anni stabilmente radicato nel teramano, dedito da circa 30 anni alla commissione di gravi reati, quali usura, estorsione, gioco d’azzardo, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, prostituzione, nonché indiziato di trasferimento fraudolento di valori, e conferma il sequestro preventivo patrimoniale di diciannove unità immobiliari, otto appezzamenti di terreno nonché le quote societarie di quattordici società ubicate nelle province di Teramo, L’Aquila, Rimini, Roma, Ascoli Piceno e Macerata, disposto dal Tribunale di Teramo nel mese di giugno 2017 nell’ambito dell’operazione denominata “RIVIERA”.
Le indagini avevano preso spunto dalle importanti attività commerciali e iniziative imprenditoriali che nell’ultimo ventennio avevano consentito al soggetto di acquisire direttamente o per interposta persona (familiari, anche se non più conviventi, e compiacenti “prestanome”), il controllo e la gestione di un reticolo societario, dispiegato attraverso l’Abruzzo, le Marche, il Lazio e l’Emilia-Romagna, mediante il quale F.R. operava nel settore dell’intrattenimento, con la gestione di locali notturni e in quello immobiliare ed edile.
La meticolosa ricostruzione della posizione reddituale e patrimoniale del soggetto indiziato, del proprio nucleo familiare e delle società ad essi riconducibili, ha evidenziato una chiara sproporzione tra quanto fiscalmente dichiarato e l’elevato tenore di vita degli stessi, manifestato anche dall’ingente patrimonio, direttamente o indirettamente, detenuto ed ora sottoposto a confisca dal Tribunale di L’Aquila, a conclusione di un procedimento di prevenzione instaurato e coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila.
Il provvedimento ablativo eseguito, il più rilevante nel territorio abruzzese per il valore complessivo dei beni sottoposti a confisca, costituisce l’epilogo di una complessa vicenda giudiziaria che dimostra, ancora una volta, la concreta azione della Guardia di Finanza nell’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati da soggetti che per la condotta ed il tenore di vita vivono abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...