I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Catania, nel corso di attività di controllo avviate già da tempo nel territorio di alcuni comuni facenti parte dell’estensione del parco dell’Etna, hanno proceduto al sequestro d’iniziativa di una cava di materiale basico-lavico posta in località Casellazza del comune di Nicolosi.
La cava, ove erano in corso manovre di escavazione di materiale basaltico destinato ad impianti di frantumazione della zona, ricade all’interno della cosiddetta zona “d” del parco dell’Etna, zona sottoposta a speciale vincolo naturalistico e paesaggistico, dove è assolutamente vietato poter condurre alcuna attività che ne possa modificare o alterare l’aspetto, men che meno quella estrattiva.
La verifica della documentazione dell’azienda operante nel sito consentiva di rilevare la totale assenza di autorizzazioni tanto che il titolare della stessa unitamente ad un dipendente venivano denunciati per aver avviato dei lavori di sbancamento all’interno di un’area sottoposta a vincolo in assenza della prescritta concessione estrattiva, di competenza del distretto minerario, oltre che per violazione dell’art. 734 del codice penale, per aver causato il deturpamento dei luoghi sottoposti a speciale tutela di tipo paesaggistico, con altre responsabilità di carattere amministrativo in tema di sicurezza per i lavoratori e di omessa comunicazione agli enti competenti. Sequestrato inoltre un escavatore munito di martello pneumatico.
Nel corso dell’ultimo anno, i Carabinieri del NOE di Catania nell’area Etnea hanno posto sotto sequestro 5 aziende, 8 cave abusive, 3 impianti di frantumazione e produzione di calcestruzzi trovati privi delle necessarie autorizzazioni per le emissioni in atmosfera, nonché un elevato numero di escavatori, pale meccaniche e camion utilizzati per le illecite attività.
Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione. Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe