Comando Provinciale Roma
Militari del
Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito un decreto di confisca, emesso dal locale Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione nei confronti di A.D.G., della sorella G. e del marito di quest’ultima, R.C., appartenenti alla famiglia CASAMONICA-GUGLIELMI.
Le indagini, avviate dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria nel 2015 e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia capitolina, sono state focalizzate sulla ricostruzione della “carriera criminale” dei membri del nucleo familiare e hanno fatto emergere come, a fronte della titolarità, in via diretta o indiretta, di un ingente patrimonio mobiliare e immobiliare, taluni di essi non avessero percepito proventi leciti tali da giustificarne il possesso.
L’accertata sproporzione tra le ricchezze possedute e i redditi dichiarati, unitamente alla “pericolosità sociale” dei proposti – coinvolti in attività illecite connesse a fatti di gioco d’azzardo, anche in relazione al c.d. “trotto da strada”, traffici di droga, rapine e furti, oltre che a numerose truffe – ha consentito l’emissione, prima, di un provvedimento di sequestro, eseguito nel mese di dicembre 2017, e, ora, di confisca di 8 unità immobiliari e un terreno, siti in Roma e 8 rapporti finanziari, per un valore complessivo di circa 2,4 milioni di euro.
Tra gli immobili spicca, in particolare, una porzione di una lussuosa villa in stile liberty, alla quale si accede percorrendo un viale alberato, ai lati del quale sono presenti numerose statue in marmo raffiguranti divinità della mitologia. Annessa all’abitazione, i cui interni sono arredati in modo particolarmente sfarzoso, vi è una scuderia, attrezzata per ospitare anche cavalli da corsa.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...