Comando Provinciale di Taranto - Taranto, 19/01/2019 11:52
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Taranto, coadiuvati da un’unità antidroga del Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Modugno, hanno arrestato, nella flagranza del reato detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, un 41enne, la moglie 39enne e il fratello 26enne di quest’ultima, tutti del posto.
Un squadra del Nucleo, avendo fondato motivo di ritenere che fosse in atto un’attività di spaccio, all’esito di un prolungato servizio di osservazione e pedinamento nei pressi dell’abitazione della coppia, sorprendeva il 41enne ed il cognato mentre si introducevano in un ripostiglio di pertinenza della casa, dove erano occultati nr. 217 “panetti” di hashish del peso complessivo di kg. 22.
L’attività di ricerca estesa anche all’appartamento, al cui interno era presente la 39enne, consentiva altresì rinvenire, nella camera da letto matrimoniale, gr. 62 di marijuana.
Al termine delle formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno Dr. Raffaele GRAZIANO, il 41enne e il 26enne venivano tradotti presso la Casa Circondariale jonica, mentre la 39enne veniva sottoposta agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
Lo stupefacente sequestrato, che sul mercato avrebbe fruttato circa € 100.000, 00, sarà sottoposto ad accertamenti quali-quantitativi presso il Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Taranto.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...