(ANSA) - CIVITANOVA MARCHE (MACERATA), 29 GEN - Sessantadue persone, in gran parte prive di documenti di riconoscimento in originale sono state individuate complessivamente dai carabinieri di Civitanova Marche (20 i militari presenti), dagli ispettori del lavoro e dal nucleo dei carabinieri dell'Ispettorato territoriale del lavoro di Macerata durante un servizio straordinario di controllo del territorio nelle campagne di Montelupone e Recanati, dove era in corso la raccolta degli ortaggi, per contrastare il fenomeno del caporalato e dell'immigrazione clandestina. Sono stati tutti accompagnati presso il Comando Compagnia di Civitanova Marche, dove sono stati identificati compiutamente. Prevalentemente sono risultati di nazionalità pakistana, ma vi erano anche indiani, senegalesi, nigeriani e bengalesi. Sei stranieri sono risultati in possesso di permesso di soggiorno scaduto o negato per mancato accoglimento dello stato di rifugiato. Diversi stranieri sono risultati in carico presso delle onlus quali migranti. Per loro è stata avviata la procedura di accertamento sulla permanenza nel territorio nazionale in collaborazione con l'Ufficio Immigrazione della Questura di Macerata. Per tutti, comunque, sono in corso accertamenti sulle corrette assunzioni, il rispetto delle retribuzioni orarie previste dal Ccnl di categoria, l'uso dei dispostivi di protezione, le visite mediche, per verificare che non si tratti di altri casi di caporalato, come già invece era emerso lo scorso 31 agosto.(ANSA).
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...