Tassi di interesse che arrivavano fino al 450 per cento a cittadini e piccoli imprenditori, della provincia di Parma.
I responsabili sono due, una coppia, ex collaboratori di giustizia, con precedenti per traffico di sostanze stupefacenti e legati ad un'organizzazione criminale di stampo mafioso, residenti a Parma da 10 anni, arrestati stamattina dai poliziotti della Squadra mobile.
L’uomo, con la complicità della moglie, era disponibile ad "aiutare" persone che avevano bisogno di denaro per far fronte a esigenze di carattere familiare o lavorative, passando poi ad erogare prestiti a fronte dei quali imponeva tassi di interesse che si aggiravano tra il 130 e il 450 per cento.
Che intorno a loro ci fosse qualcosa di strano se ne erano resi conto gli agenti della questura, messi in allerta da un tenore di vita ben superiore alle possibilità consentite dallo stipendio percepito.
Da qui sono partite le indagini sul conto dell’uomo e su quello della compagna. È emerso che i due erano gli effettivi titolari di un negozio in città, formalmente intestato a un prestanome, e rilevato da una donna, poi assunta come dipendente.
Partendo da questi primi elementi e poi unendovi le dichiarazioni dell'ex titolare del negozio e di altre persone che per vari motivi erano entrate in relazione con la coppia, gli uomini della questura hanno avuto conferma che i due avessero effettivamente un'importante disponibilità economica ed erogassero prestiti a persone in difficoltà pretendendo la restituzione con tassi di interesse esorbitanti.
In occasione delle perquisizioni effettuate al domicilio e nel negozio, sono stati ritrovati cambiali e assegni bancari riconducibili alle vittime ma anche 20 proiettili calibro 45 colt detenuti dall'uomo.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...