Comando Provinciale di Roma - Roma, 24/01/2019 07:31
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma - E.U.R. hanno arrestato 3 persone in flagranza di reato, tra le quali una donna, nonché sottoposto a fermo di indiziato di delitto una quarta, ritenute responsabili, a vario titolo, di sequestro di persona a scopo di estorsione, usura ed estorsione al termine di un’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia - di Roma.
La vittima, un libero professionista romano, non riuscendo ad ottemperare al pagamento delle rate di un prestito iniziale di 20mila euro, ottenuto nel mese di novembre del 2017 che negli anni era lievitato fino a 360mila euro con interessi ben oltre la soglia di legge, era stato prelevato dalla propria abitazione di Roma e condotto in un due luoghi diversi dove sarebbe stato segregato per due giorni.
Le serrate indagini dei Carabinieri hanno consentito di individuare la persona offesa che, a bordo della propria autovettura e sotto il costante controllo di uno dei sequestratori, era momentaneamente uscito dal luogo di detenzione per reperire il denaro. Gli immediati sviluppi investigativi hanno consentito di risalire agli altri indagati, due coniugi titolari di una macelleria del quartiere Ardeatino e un pugile professionista, trovati in possesso di diversi titoli di credito, appunti manoscritti riconducibili all’attività usuraria, nonché sette dipinti di valore che il libero professionista era stato costretto a consegnare a garanzia del prestito usurario. I tre uomini sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di Regina Coeli mentre la donna presso la Casa Circondariale di Rebibbia di Roma.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...