Arrestati questa mattina, dalla Squadra mobile di Firenze, 12 cittadini albanesi, di età compresa tra i 20 e i 47 anni, responsabili di numerosi furti in appartamento in vari comuni toscani.
I poliziotti stavano indagando proprio su una serie di colpi in appartamento quando, la scorsa estate, è arrivato un importante punto di svolta nelle indagini: un´auto rubata durante un furto in abitazione era stata ritrovata con all´interno un telefono cellulare rubato, utilizzato dai ladri.
I successivi approfondimenti investigativi, portavano gli agenti sulle tracce della banda e a risalire a gran parte dei furti commessi.
Durante le loro azioni criminali adottavano diverse accortezze per riuscire a farla franca: i giovani cittadini albanesi, ad esempio, non si spostavano mai a bordo di auto o mezzi a loro intestati o abitualmente in uso, ma raggiungevano le zone da "razziare" spostandosi in treno o in autobus, parzialmente travisati e con guanti sempre calzati, cercando di lasciare così meno tracce possibili del loro passaggio. Altra accortezza adottata di frequente era quella di spegnere il cellulare prima di entrare in azione.
Una volta raggiunti gli obiettivi prescelti, i malviventi "operavano" mentre i padroni di casa dormivano, approfittando spesso delle finestre lasciate aperte durante le torride notti estive. In altre occasioni i ladri hanno anche forzato porte e finestre, raggiunte talvolta arrampicandosi su pareti e grondaie.
In alcuni casi i malviventi, oltre a rubare soldi e oggetti di valore, se ne tornavano alla loro base con l’auto della vittima, consapevoli del fatto che almeno per qualche ora, il furto non sarebbe stato segnalato.
Tra gli arrestati figurano anche il ricettatore "seriale" del gruppo e una donna che, all´occorrenza, veniva chiamata per "recuperare" i ladri rimasti sprovvisti di altri mezzi per fare rientro.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...