Cinque nigeriani, tra cui tre donne, sono stai arrestati dalla Squadra mobile di Catania con l'accusa di avere gestito una tratta di esseri umani tra il loro Paese, la Libia e l'Italia. Sono accusati di tratta di persone pluriaggravata, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. Tra le vittime, giunte in Sicilia a bordo dei barconi, vi erano in particolare numerosi minori e donne destinate a prostituirsi.
L’operazione è stata denominata “Route 385” proprio per il fatto che gli aguzzini avevano il controllo delle postazioni lavorative delle prostitute in un preciso tratto della Statale 385 e amministravano queste postazioni concedendole alle prostitute in cambio di un corrispettivo mensile di 100 euro.
L'indagine prende il via dalle dichiarazioni di una minorenne nigeriana arrivata in Italia dopo essere stata reclutata nel suo Paese, che ha trovato il coraggio di ribellarsi e denunciare i trafficanti.
Dal dettagliato racconto della giovane è emerso che due sorelle nigeriane, ormai residenti in Italia da diversi anni, avevano avviato una fiorente attività economica nel settore della tratta di esseri umani.
Le due donne, grazie a complici in Nigeria e Libia, reclutavano giovani connazionali nel Paese di origine e le costringevano a prostituirsi anche sotto la minaccia di riti vodoo.
Il racconto della minorenne nigeriana e di altre sue giovani connazionali costrette a prostituirsi per strada, ha consentito ai poliziotti di ricostruire i dettagli della tratta e di individuare i componenti dell'organizzazione.
Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione. Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe