(AGI) - Taranto, 14 feb. - I Carabinieri Forestali, nell'ambito dei controlli effettuati dai velivoli del 6 Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari, hanno individuato e sequestrato un terreno adibito a discarica in area sottoposta a vincolo paesaggistico. Grazie all'attivita' di osservazione aerea, effettuata nelle zone rurali del Comune di Martina Franca in localita' Paretone, i militari della locale Stazione CC Forestale hanno individuato e ispezionato un terreno in uso ad un privato, completamente recintato e chiuso da cancello, scoprendo una vera e propria discarica abusiva, realizzata e gestita senza alcuna autorizzazione su un'area sottoposta a tutela paesaggistica. Sull'area di 4700 mq, sono stati rinvenuti circa 500 metri cubi di rifiuti speciali pericolosi e non, tra cui rottami ferrosi, tre autovetture, RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), materiale di risulta edile. Le tre autovetture erano utilizzate per recuperare parti di ricambio e divenute a loro volta depositi per altri rifiuti. Tutto il materiale ivi insistente era posto a contatto diretto con il terreno, per cui le sostanze pericolose percolanti con il dilavamento finivano direttamente nel terreno sottostante, con serio e concreto pericolo di inquinamento delle falde. L'area e' stata posta sotto sequestro ed il proprietario e' stato denunciato per aver realizzato e gestito una discarica abusiva. Sono stati anche individuati i proprietari delle tre autovetture, ai quali e' stata comminata una sanzione amministrativa da 1.000 a 5.000 euro a testa.(AGI) red/Tib
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...