La Squadra mobile di Verbania questa mattina ha eseguito un’operazione antidroga tra, Verbania, Novara, Varese e Vercelli.
L'indagine ha messo in luce un sistema criminale organizzato per la vendita al dettaglio dell’hashish a studenti e imprenditori locali della città.
Ventidue persone, tra italiani e maghrebini sono finite in manette nell’operazione “Pepe Amaro” coordinata dalla locale Procura.
Le indagini degli investigatori, partite dall’arresto di una coppia che trasportava la droga nel seggiolino del figlio disabile, hanno accertato che gli stessi ordinavano la droga direttamente dal Marocco e, inoltre hanno scoperto un traffico di droga pari ad un giro d’affari di oltre 100mila euro.
Un sistema organizzato che aveva come base logistica un bar diventato il punto di riferimento dello spaccio della città.
Per incastrare gli spacciatori, oltre a pedinamenti e appostamenti, agli investigatori sono servite ore e ore di ascolto delle conversazioni, telefoniche e ambientali, in arabo: contatti telegrafici, densi di richieste e di risposte caratterizzate da un linguaggio cifrato per eludere le indagini. I costanti riferimenti ad appuntamenti per "fare un giro" o "bere un caffè", una "birra" o l´"aperitivo" hanno rilevato incontri per la consegna di dosi di hashish o per saldare precedenti acquisti di droga.
L’operazione di oggi è stata eseguita insieme agli uomini delle Squadre mobili di Torino, Novara, Varese e Vercelli, nonché quelli del Reparto prevenzione crimine Piemonte e unità cinofile.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...