(AGI) - Parma, 14 feb. - Almeno 11mila bottiglie di vino Igt (indicazione geografica tipica) Toscana a marchio "Tignanello", contraffatte, perche' contenenti vino rosso di provenienza diversa e di qualita' inferiore : e' l'accusa nei confronti di tre persone arrestate questa mattina a conclusione di un'indagine coordinata dalla Procura di Parma. Le ordinanze di custodia cautelare (due ai domiciliari ed una in carcere), emesse dal gip di Parma, sono state eseguite questa mattina dai carabinieri dei Nas di Firenze e di Cremona. Gli arrestati sono madre e figlio (per il quale e' stato disposto il carcere), di 58 e 31 anni e di origine mantovana ed un 55enne napoletano che vive a Cremona. Dovranno rispondere anche della contraffazione di marchi e segni distintivi della casa vinicola fiorentina "Marchesi Antinori" e della indicazione geografica di prodotti agroalimentari mediante l'apposizione della classificazione Igt a marchio Tignanello sulle bottiglie 'incriminate'. Dal 2010, la classificazione Igt e' stata ricompresa nella categoria comunitaria Igp (indicazione geografica protetta) ed indica, dunque, un vino tipico riconosciuto dall'Unione europea. Un riconoscimento basato su precise caratteristiche del vino: le uve devono provenire per l'85 per cento, esclusivamente dalla zona geografica indicata e non si possono utilizzare le cosiddette uve da tavola. Nove, complessivamente le persone indagate: oltre ai tre arrestati, sono stati denunciati a piede libero tre soggetti titolari di di un'azienda che ha stampato cartoni contraffatti e tre persone coinvolte nella commercializzazione illecita del vino. L'inchiesta e' nata nel 2017 su iniziativa del Nas di Firenze a seguito della segnalazione di un ordine di stampa di 4.500 etichette di vino "Tignanello" ricevuto da una tipografia di Pistoia da parte di un fantomatico "signor Rossi". I tre arrestati, secondo l'accusa, si sarebbero approvvigionati fraudolentemente, attraverso societa' schermo, di tutti i prodotti di packaging necessari alla contraffazione come bottiglie di vetro, etichette, tappi in sughero e capsule di metallo. Questo, hanno ricostruito gli inquirenti, per riprodurre bottiglie di vino Igt Toscana che riempite con vini di qualita' inferiore acquistati altrove, venivano destinate al mercato nazionale ed in parte anche a quello estero, in particolare in Germania e Belgio. Dalle indagini e' emerso che i contatti finalizzati all'approvvigionamento dei materiali sono stati avviati contattando ditte (spesso ignare della frode) in piu' parti d'Italia: Parma, Reggio Emilia, Modena, Alessandria, Sassari (per l'acquisto di 3mila sugheri), Taranto e Latina. Le etichette, poi, sarebbero state riprodotte in Cina. In ambito internazionale ha collaborato la polizia criminale di Colonia, del Land Renania Settentrionale-Westfalia ed Europol. (AGI) Bo1/Sep
Comando Provinciale di Palermo - Partinico (PA) , 22/04/2025 09:08 I Carabinieri della Compagnia di Partinico supportati dai colleghi della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento Sicilia, hanno eseguito un servizio finalizzato alla prevenzione dell’illegalità diffusa e contro le violazioni al codice della strada, organizzando posti di controllo lungo le principali arterie dei comuni di competenza. A Borgetto, durante le attività poste in essere, i militari hanno arrestato un 64enne partinicese, già noto alle forze dell’ordine, accusato di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I Carabinieri all’interno di uno stabile di proprietà dell’uomo, hanno rinvenuto una piantagione indoor, con all’interno 273 piante di marjuana ancora in fase di crescita e 20 kg di analoga sostanza stupefacente già essiccata e pronta per il confezionamento. È stato altresì accertato che, per il funzionamento dei vari impianti di aerazione - ir...