Comando Provinciale di Sondrio - Sondrio, 21/02/2019 12:10
Comando Provinciale Carabinieri di Sondrio finalizzata all’esecuzione di 25 misure cautelari,
emesse dal G.I.P. del Tribunale di Sondrio dietro richiesta della locale Procura, nei confronti di
altrettanti soggetti, quasi tutti di origine nigeriana e richiedenti asilo, nelle province di Sondrio,
Bergamo, Como, Monza e Brianza, Alessandria, Parma e Roma.
In particolare:
˗ 14 soggetti sono destinatari di un’O.C.C.C.
˗ 5 soggetti sono destinatari di un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari
˗ 6 soggetti sono destinatari di un’ordinanza di applicazione del divieto di dimora nel
comune di Morbegno (SO)
L’attività investigativa è nata nel maggio 2018 per contrastare lo spaccio in un parco pubblico di
Morbegno, situato a poca distanza dalla locale stazione ferroviaria, abitualmente frequentato da
ragazzini e famiglie. Lo spaccio avveniva di giorno ad opera di nigeriani richiedenti asilo
alloggiati presso una struttura di accoglienza situata nei pressi.
Considerata la difficoltà dovuta agli spazi aperti ed al fatto che lo spaccio avveniva solo in arco
orario diurno, oltre a normali servizi di o.c.p., sono state utilizzate le immagini estrapolate
dall’impianto di video sorveglianza del Comune. Inoltre, tanta la fiducia e la stima della
popolazione nei confronti dell’Arma, che alcuni abitanti della zona hanno messo a disposizione
le proprie abitazioni per effettuare servizi di osservazione.
Dopo i primi riscontri, è stata richiesta al P.M. titolare dell’indagine, dott.ssa Marialina
Contaldo, l’emissione di un decreto di perquisizione presso la citata struttura di accoglienza nel
corso della quale sono stati rinvenuti 350 gr. circa di sostanza stupefacente suddivisa in 14
involucri da circa 25 gr. cadauno.
Venivano quindi avviate delle attività tecniche che consentivano di tracciare l’organigramma del
gruppo criminale e di individuarne i canali di approvvigionamento.
2/2
Nel corso dei mesi di indagine, portata avanti dalla Stazione Carabinieri di Morbegno, sono stati
effettuati 5 arresti in flagranza, 5 deferimenti in s.l. e 25 segnalazioni ex art.75 DPR 309/90; un
centinaio le cessioni documentate, anche nei confronti di minori di anni 14, e qualche centinaio
quelle desunte dalle intercettazioni telefoniche effettuate anche nei confronti di soggetti
domiciliati in diverse parti d’Italia.
Circa 15 i richiedenti asilo impegnati nell’attività di spaccio locale, i restanti soggetti coinvolti si
occupavano dell’approvvigionamento di stupefacente, di organizzare i viaggi dei corrieri,
acquistando titoli di viaggio con carte di credito clonate, e di gestire i proventi.
Tra le particolarità è emerso che anche pusher locali italiani si rifornivano dagli spacciatori
nigeriani e che questi ultimi, sebbene nel Paese di origine appartenessero a diverse fazioni, sul
territorio italiano collaboravano nelle attività di spaccio.
Uno dei destinatari della misura è attualmente imputato in un procedimento penale per tentato
omicidio: è accusato di aver violentemente picchiato, in concorso con altri 10 connazionali, un
cittadino nigeriano.
emesse dal G.I.P. del Tribunale di Sondrio dietro richiesta della locale Procura, nei confronti di
altrettanti soggetti, quasi tutti di origine nigeriana e richiedenti asilo, nelle province di Sondrio,
Bergamo, Como, Monza e Brianza, Alessandria, Parma e Roma.
In particolare:
˗ 14 soggetti sono destinatari di un’O.C.C.C.
˗ 5 soggetti sono destinatari di un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari
˗ 6 soggetti sono destinatari di un’ordinanza di applicazione del divieto di dimora nel
comune di Morbegno (SO)
L’attività investigativa è nata nel maggio 2018 per contrastare lo spaccio in un parco pubblico di
Morbegno, situato a poca distanza dalla locale stazione ferroviaria, abitualmente frequentato da
ragazzini e famiglie. Lo spaccio avveniva di giorno ad opera di nigeriani richiedenti asilo
alloggiati presso una struttura di accoglienza situata nei pressi.
Considerata la difficoltà dovuta agli spazi aperti ed al fatto che lo spaccio avveniva solo in arco
orario diurno, oltre a normali servizi di o.c.p., sono state utilizzate le immagini estrapolate
dall’impianto di video sorveglianza del Comune. Inoltre, tanta la fiducia e la stima della
popolazione nei confronti dell’Arma, che alcuni abitanti della zona hanno messo a disposizione
le proprie abitazioni per effettuare servizi di osservazione.
Dopo i primi riscontri, è stata richiesta al P.M. titolare dell’indagine, dott.ssa Marialina
Contaldo, l’emissione di un decreto di perquisizione presso la citata struttura di accoglienza nel
corso della quale sono stati rinvenuti 350 gr. circa di sostanza stupefacente suddivisa in 14
involucri da circa 25 gr. cadauno.
Venivano quindi avviate delle attività tecniche che consentivano di tracciare l’organigramma del
gruppo criminale e di individuarne i canali di approvvigionamento.
2/2
Nel corso dei mesi di indagine, portata avanti dalla Stazione Carabinieri di Morbegno, sono stati
effettuati 5 arresti in flagranza, 5 deferimenti in s.l. e 25 segnalazioni ex art.75 DPR 309/90; un
centinaio le cessioni documentate, anche nei confronti di minori di anni 14, e qualche centinaio
quelle desunte dalle intercettazioni telefoniche effettuate anche nei confronti di soggetti
domiciliati in diverse parti d’Italia.
Circa 15 i richiedenti asilo impegnati nell’attività di spaccio locale, i restanti soggetti coinvolti si
occupavano dell’approvvigionamento di stupefacente, di organizzare i viaggi dei corrieri,
acquistando titoli di viaggio con carte di credito clonate, e di gestire i proventi.
Tra le particolarità è emerso che anche pusher locali italiani si rifornivano dagli spacciatori
nigeriani e che questi ultimi, sebbene nel Paese di origine appartenessero a diverse fazioni, sul
territorio italiano collaboravano nelle attività di spaccio.
Uno dei destinatari della misura è attualmente imputato in un procedimento penale per tentato
omicidio: è accusato di aver violentemente picchiato, in concorso con altri 10 connazionali, un
cittadino nigeriano.