Passa ai contenuti principali

Sequestrate 3 tonnellate di "falso argento" - 16 denunciati

Comando Provinciale Torino

Ferro, rame e nichel. Di questo erano composte le oltre tre tonnellate di falso argento sequestrate nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Torino in alcune attività commerciali del capoluogo. Vassoi, candelabri, bicchieri, coppe nonché accessori d’abbigliamento, per oltre 5.000 articoli, tutti falsamente etichettati in Argento ma che del pregiato metallo non avevano nulla. Tutto falso, dalle etichette alle indicazioni merceologiche sino agli imballi. Tra l’altro, gli articoli, composti come ricordato da ferro, rame e nichel, avrebbero potuto, in caso di contatto con la pelle, rivelarsi pericolosi per la salute degli acquirenti a causa di potenziali reazioni cutanee Le indagini, condotte dai Baschi Verdi del Gruppo Torino e coordinate dal Pool Tutela del Consumatore della locale Procura della Repubblica, hanno ricostruito l’intera filiera distributiva del falso argento. Il materiale, come appurato dai Finanzieri, veniva importato clandestinamente dal Belgio e dalla Francia con dei carichi c.d. di “copertura”, utilizzando, in particolare, mezzi “leggeri”, questo per evitare controlli su strada o alle frontiere. Gli elementi d’arredo, come detto per oltre tre tonnellate di peso, avrebbero consentito, una volta sul mercato, un guadagno di oltre un milione di euro. “Porta Palazzo”, “Mirafiori”, “Lingotto”, “San Paolo” e “Barriera di Milano”, questi i quartieri torinesi interessati dagli interventi dei finanzieri che si sono estesi, successivamente, in altri comuni della provincia: Nichelino, Cumiana e Grugliasco. Sedici gli imprenditori, tutti di origine cinese e marocchina, denunciati all’Autorità Giudiziaria per frode in commercio, anche in relazione alla falsa origine di provenienza della merce. Buona parte di essa, infatti, riportava “claims” commerciali riconducibili ad un’origine inglese o italiana, nazioni note per la produzione di Argento. L’operazione della Guardia di Finanza di Torino è stata effettuata anche a tutela del Distretto Orafo Argentiero Piemontese di Valenza, per una maggior valorizzazione dell’italianità di questi particolari oggetti di pregio.

Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

Rubano corrente per alimentare la serra di marijuana

  Comando Provinciale di Latina - Latina, 23/02/2024 11:00 I Carabinieri della locale Stazione di Borgo Sabotino hanno tratto in arresto due uomini di 35 anni in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare i due venivano trovati in possesso di 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché n.76 piante di canapa indica in infiorescenza, coltivate in una serra realizzata all’interno dell’abitazione. Tutto veniva sottoposto a sequestro. Inoltre, durante le operazioni i Carabinieri accertavano che vi era un collegamento illecito alla rete elettrica mediante manomissione del contatore Enel sia nell’abitazione interessata dalla perquisizione che in altre due case nella disponibilità di uno dei due soggetti arrestati. Dopo le formalità di rito i due soggetti tratti in arresto venivano sottoposti agli arresti domiciliari.

Catania: sequestro di stalle e cavalli nel quartiere San Cristoforo

    Durante un controllo straordinario nel quartiere San Cristoforo, a Catania, i poliziotti della Questura hanno scoperto cinque stalle abusive all’interno delle quali c’erano dei carretti utilizzati per le corse clandestine. Nelle stalle vivevano i cavalli in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza microchip. Inoltre, dalle visite fatte dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) è emerso anche che i cavalli avevano subito maltrattamenti da parte dei proprietari. Gli animali sono stati sequestrati dai poliziotti della Squadra a cavallo e della Squadra mobile, che li hanno affidati ad una struttura idonea. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati diversi farmaci dopanti che venivano utilizzati sui cavalli durante le corse clandestine. Sono tre le persone denunciate per maltrattamenti di animali alle quali sono stati contestati anche altri illeciti amministrativi, anche da parte del personale Asp. Sempre a seguito delle perquisizioni sono stati rinven